Le qualifiche Sprint del GP degli USA hanno visto una Ferrari a tutti gli effetti disastrosa, anche se Federico Albano non è stupito del risultato; l’analisi tecnica di una ‘tragedia’ preannunciata
Ferrari ha concluso le qualifiche Sprint valide per il GP degli USA in ottava posizione con Lewis Hamilton ed in decima con Charles Leclerc, anche se bisogna specificare che i due ferraristi hanno conquistato ha fatica l’accesso in SQ3 ed hanno concluso inoltre a circa cinque decimi dalla Sauber di Hulkenberg; una SF-25 che sembra ormai non dare più segnali di vita, anche se l’analisi di Federico Albano conferma la normalità della cosa.

Il weekend americano per la Scuderia di Maranello è iniziato tutt’altro che bene. A Singapore abbiamo visto una SF-25 da quarta forza in campo, risultato già alquanto deludente dopo le premesse iniziali della stagione. Tuttavia la vettura modenese sul tracciato di Austin è finita addirittura dietro alle Williams ed a una delle Sauber. La spiegazione di Albano in merito all’ennesimo disastro…
La spiegazione tecnica della deludente SF-25 negli USA
“Disastro totale invece in casa Ferrari ma la cosa non deve stupire più di tanto in realtà. La SF-25 è una monoposto rimasta al palo degli aggiornamenti ormai da tempo. Con una sospensione posteriore che ha effettivamente ampliato la finestra di assetto, ma non ha consentito di abbassare realmente la vettura e quindi di avere un risultato efficace sul cronometro. Il bilanciamento delle rosse è più neutro, con un posteriore meno instabile, il che consente ad Hamilton di mostrare delle buone prestazioni”. Dunque il motivo principale per cui Ferrari sta man mano retrocedendo è dovuto al fatto che è stata la prima scuderia a stoppare gli aggiornamenti. O perlopiù i tecnici si sono focalizzati sulla sospensione posteriore per mesi, che tuttavia non ha dato assolutamente i frutti sperati. In questo momento quindi si paga una vettura nata male e cresciuta addirittura peggio.
“Ma la carenza dal punto di vista dell’efficacia aerodinamica alle varie altezze su un tracciato così selettivo come quello di Austin genera distacchi ampi. Nonostante dei giri dei piloti che, anche dagli onboard, non sembravano così terribili. Mancano “semplicemente” carico ed aderenza, come è normale che sia dato che lo sviluppo in casa Ferrari si è arrestato molto prima della concorrenza. In gara forse Leclerc e Hamilton potranno recuperare qualche posizione, dato che comunque la SF-25 ha nella gestione delle coperture una delle sue poche armi, specie rispetto alle monoposto che ha attorno in questo momento in griglia. Ma è difficile aspettarsi qualche miracolo“. Inoltre possiamo constatare che Ferrari non ha neanche migliorato il proprio tempo dal 2024
Dunque il quadro appare più che chiaro. Il 2025 di Ferrari è ormai terminato a meno di sorprese, o per meglio dire, non è mai iniziato. Il secondo posto nei costruttori è senza dubbio utopico, quindi testa interamente al 2026. La Scuderia di Maranello non potrà in alcuna maniera sbagliare, Vasseur lo sa bene…
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari
