Lewis Hamilton ha parlato di come sta fornendo i suoi ‘input’ sullo sviluppo della Ferrari 2026 e del lavoro dietro le quinte svolto finora a Maranello
Il britannico ha affrontato molte sfide nel suo primo anno in rosso, adattandosi ad un nuovo ambiente e dei nuovi automatismi su una macchina mai guidata prima d’ora: Hamilton sottolinea che non ha contribuito allo sviluppo della SF-25 ma sta cercando di fornire i suoi input per la Ferrari 2026, ecco come.

Non è la prima volta che sentiamo il sette volte campione parlare della monoposto 2026 nel corso di questa stagione. Il Sir ha voluto ribadire non poche volte che non è potuto essere coinvolto nella costruzione della SF-25. Poi Hamilton, una volta entrato a far parte del team, ha deciso di osservare tutti i meccanismi ed inviare alcuni documenti ai vertici sui cambiamenti da apportare sia in termini organizzazione dell’organico che dell’esecuzione in pista. Quest’ultimo tema è stato ripreso molto nelle ultime gare. Il campione di Stevenage vuole far progredire il team in tutte le aree e spera che la prossima Ferrari possa avere maggiormente i suoi ‘input’ così da potergli garantire un feeling migliore. Le sue parole ai media nel giovedì in Messico.
Hamilton: “Roma non è stata costruita in un giorno. Spero il lavoro abbia effetto sulla vettura 2026”
“Sento che stiamo andando nella direzione giusta, Roma non è stata costruita in un giorno. Ci vuole tempo per costruire. Essendo al mio primo anno nel team volevo essere rispettoso del modo in cui hanno fatto le cose in passato e semplicemente osservare e vedere quali sono i nostri punti di forza e quali sono i nostri punti deboli, per evidenziare dove sono i nostri punti deboli e le aree su cui dobbiamo lavorare.
Credo che si stia iniziando a vedere parte dell’impatto del lavoro che stiamo facendo dietro le quinte. Sento che il team sta rispondendo e spero che questo lavoro abbia effetto anche sulla vettura del prossimo anno. La SF-25 è una vettura che non ho contribuito a sviluppare nel corso degli anni. Si spera che dal prossimo anno il mio input venga inserito nella monoposto 2026, che sarà una vettura su cui ho contribuito o contribuirò alla realizzazione”.
Un Hamilton molto deciso quindi ad imporre la sua direzione sulle decisioni tecniche da prendere sulla nuova monoposto del Cavallino. Il cambio regolamentare del 2026 offre l’opportunità di tornare a lottare per le posizioni di vertice. A guidare il progetto ci sono Loic Serra, Fréd Vasseur e Franck Sanchez. Una triade tutta francese che sta dettando quale strada intraprendere con lo sviluppo, con una rivoluzione riguardante il reparto sospensivo. Il motore sarà poi un altro elemento fondamentale. La potenza sarà ripartita in maniera equa tra elettrico ed endotermico. Hamilton vuole avere una Ferrari che gli somigli di più, con un posteriore sicuramente meno ‘ballerino’. Ma non è tutto, la Scuderia italiana dovrà continuare a migliorare anche sulla comunicazione tra coloro che lavorano a Maranello e in pista nei weekend di gara.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari
