Ferrari, incolpare Cardile per il fallimento del 2025 è sintomo di una mentalità ‘perdente’ ed ecco perché

da | Ago 17, 2025

Dopo che si è compreso il fallimento di Ferrari nel 2025 la colpa è ricaduta sull’ex-Cardile, ma vediamo perché questa mentalità non rispecchia quella di un team vincente

La Scuderia di Maranello si è presentata ai nastri di partenza della stagione 2025 con un unico e solo obiettivo, quello di vincere i titoli del mondo che mancano a Maranello dal 2008; ma quando le cose sono iniziate ad andar male come solito si è dovuti trovare un capro espiatorio per giustificare il fallimento ed ecco il nome dell’ex-direttore tecnico di Ferrari, Enrico Cardile.

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Le colpe per il fallimento del 2025 a chi appartengono? – Credit: Getty Images

La colpa della fallimentare SF-25 è stata attribuita principalmente a Cardile visto che lo possiamo ritenere il padre concettuale dell’attuale vettura modenese. Tuttavia l’ingegnere italiano ha lasciato Maranello poco prima della pausa estiva della scorsa stagione, proprio nella fase più importante per la progettazione della macchina dell’anno successivo. E’ stato inoltre lui a volere il cambiamento dello schema sospensivo anteriore, che si è rivelato uno dei punti deboli dell’attuale vettura. Ma la colpa non è solamente la sua e vediamo il perché.

Cardile ed il solito schema del capro espiatorio

“Possiamo definire il retrotreno (inteso come sospensione e parte del telaio) ufficialmente “sbagliato”. O più reparti non si sono parlati tra loro causa mancanza temporanea di una figura apicale?” Questa la domanda posta a Leo Turrini, giornalista italiano, sul suo blog Profondo Rosso. Con la sua risposta che è stata chiara: “Eh la Madonna, avrebbe detto Renato Pozzetto. Hanno sbagliato e di brutto in tanti. Assieme, però. Dire: ah, ma c’era Cardile e quindi è colpa sua e’ il modo migliore per continuare a perdere”.

Dal punto di vista della mentalità il ragionamento di Turrini è assolutamente corretto. Cardile ha ricevuto la colpa del fallimento perché nessuno ha voluto prendersi le proprie responsabilità. Dunque lui ha rappresentato il capro espiatorio perfetto visto il suo addio da Maranello. Ed ovviamente ciò è sintomo di una squadra non mentalizzata al successo, ma di questo ce ne siamo accorti ampiamente in questi diciassette anni senza successi. Cardile certamente ha commesso i suoi errori, ma dietro di lui c’è un intero team che lavora e che ha le capacità di comprendere quando una cosa sia corretto o meno. Il fallimento del 2025 è di squadra, su questo non ci piove. Sperando che Vasseur possa cambiare le cose ed in questo senso l’esame 2026 sarà di fondamentale importanza.

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Credit Copertina: IMAGO