Da alcune voci interne che arrivano da Maranello, in Ferrari sarebbero perfettamente consapevoli di avere meno conoscenze e competenza in una specifica area rispetto ai rivali
La Scuderia di Maranello sarebbe perfettamente consapevole di essere indietro in termini di conoscenze e competenze in una determinata area definibile ‘deficitaria’ in cui i rivali invece fanno la differenza: ecco che pareri arrivano dall’interno della Ferrari.
Attualmente ci sono alcuni reparti in cui Ferrari è indietro rispetto agli avversari. Basti pensare che la rossa ha sempre compreso poco la messa in finestra dei pneumatici Pirelli, non riuscendo mai a sfruttarli al pieno del loro potenziale. Loic Serra, attuale Direttore Tecnico, è specializzato nella dinamica del veicolo e dell’interazione fra gomme e telaio. Sulle sospensione del prossimo anno il tecnico francese ha deciso di apportare una sorta di rivoluzione che possa garantire dei passi avanti in questa determinata area. A Maranello si starebbe iniziando anche a sperimentare l’intelligenza artificiale applicata non solo ai processi produttivi che riguardano lo sviluppo di alcuni pezzi della vettura ma anche in merito alla strategia. La SF-25 al momento è quarta forza netta, purtroppo a causa di una consapevole pecca in una determinata area deficitaria per Ferrari.
‘Know-how’ non all’altezza di Mercedes, RB e McLaren
Secondo quanto riportato da AutoRacer.it, in Ferrari si è consapevoli del mancato know-how (ovvero conoscenze e competenze) sulla flessibilità delle ali anteriori rispetto a Mercedes, Red Bull e McLaren. Durante il weekend abbiamo notato come la flessione del flap sulla vettura tedesca è ri-diventata notevole. Ricordiamo che la direttiva FIA che ha inasprito la flessibilità degli alettoni è partita dal GP di Barcellona.
Se prima gli alettoni potevano deformarsi di circa 20 mm ora non superano i 15, facendo quindi aumentare la rigidezza del 32%. Il secondo test vede la concentrazione di due carichi da 1000 N ad ognuno dei due lati dell’avantreno. In quest’area la flessione consentita è stata ridotta del 50%, passando da 15 a 10 mm. L’ultimo controllo ha apportato modifiche all’elemento più superiore dell’ala, il quale si deforma visibilmente nelle varie clip osservate. In questa zona è posta una forza di 60 N, ovvero 6 kg, su tutto l’elemento interessato. La flessibilità è passata da 5 a 3 mm, irrigidendo la soluzione del 66%.
La Ferrari non ha continuato lo sviluppo dell’ala anteriore, abbandonando i suoi sforzi nella flessibilità controllata. Per loro sarebbe stato più difficile ‘eludere’ gli effetti della TD018. Di conseguenza, l’ala della SF-25 è rimasta praticamente invariata dalla versione introdotta in Spagna. Lo sviluppo infatti è stato concentrato sullo studio e la progettazione della sospensione posteriore evoluta. Quest’ultima avrebbe dovuto garantire stabilità in frenata e trazione, aiutando i piloti a trovare maggior feeling. Le prestazioni sono però rimaste invariate, con un peggioramento notevole nella media punti dopo l’introduzione della novità a Spa, in Belgio. Il non concentrarsi sulla flessibilità mostra ora i suoi lati negativi, con Mercedes e Red Bull che hanno trovato altra performance da estrarre grazie a quell’area da sempre fondamentale per il bilanciamento della monoposto.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari