Il difetto più importante della SF-25 non risiede nella sospensione posteriore: Ferrari non potrà modificare questa precisa area…
La Scuderia di Maranello sta vivendo una stagione difficile causa tutti i problemi che hanno ‘attanagliato’ la SF-25 finora: Ferrari infatti non svilupperà più il progetto, ma c’è una particolare area su cui è impossibile intervenire e che sarebbe il vero difetto.

La SF-25 in pista al GP d’Austria – Credit: Scuderia Ferrari
Da ormai diversi mesi si è puntato il dito contro la sospensione posteriore, elemento difettoso di una vettura complicata. La soluzione meccanica non reggeva infatti le dovute escursioni della piattaforma, facendo strisciare troppo il pattino (a contatto con l’asfalto) posizionato sul fondo. Questo ha obbligato i tecnici ad alzare la SF-25 di quei pochi millimetri utili a preservare il plank, facendo però uscire la macchina dalla finestra di funzionamento. Ferrari ha quindi messo in pista una monoposto che non viaggiava alle altezze stabilite da progetto e che avevano mostrato dati interessanti al simulatore. C’è però un’altra area che sembra comporti non pochi problemi alla Ferrari…
Hamilton avrebbe chiesto modifiche alla sospensione anteriore
Dopo la sospensione posteriore evoluta era inutile aspettarsi una SF-25 al livello della McLaren. Il problema avuto da Leclerc in Ungheria solleva molti dubbi, con diverse teorie che si fanno strada. La versione ufficiale di Ferrari parlava di un danno al telaio, ma sembra centrino anche le pressioni delle gomme. Non sono emersi ulteriori dettagli ma se anche con la meccanica aggiornata la vettura usurasse troppo il pattino, sarebbe catastrofico. Ciò vorrebbe dire non poter mai lottare fino alla fine in una gara per paura della squalifica. Un importante cambiamento è arrivato anche alle sospensioni anteriori, dove è stato abbandonato il push-rod e si è passato al pull-rod. La soluzione a tirante sbloccava dei flussi aerodinamici utili a guadagnare tempo utile sul giro.
Secondo quanto riportato da AutoRacer.it, Hamilton avrebbe espresso la volontà di apportare delle modifiche al pull-rod anteriore, area in cui però è impossibile intervenire per via del budget cap e motivi tecnici. Il 7 volte campione del mondo sperava in uno sviluppo più aggressivo ma Loic Serra e Diego Tondi hanno fermato tutto, bocciando anche un fondo previsto per Baku. Ora in galleria del vento c’è solo la Ferrari 2026, su cui la squadra italiana ripone tutte le sue speranze…
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Credit Copertina: Formula Passion