Leclerc ha concluso il GP del Giappone a sedici secondi dal vincitore, Verstappen, ma il distacco non è ‘vero’ visto che bisogna considerare McLaren
Nella consueta puntata di Race Anatomy che si svolge solitamente dopo ogni gran premio, come sempre si è discusso di Ferrari ed in questo caso delle difficoltà che sta attraversando la squadra, che al momento si ritrova tra le mani una vettura non all’altezza delle aspettative, con il distacco evidenziato in Giappone che potrebbe rivelarsi quasi sicuramente superiore considerando il valore di McLaren.

Perché il reale distacco di Ferrari dalla vetta non è quello del Giappone – Credit: Scuderia Ferrari
In molti hanno evidenziato un lato positivo dopo il GP del Giappone. Ferrari nel 2024 è arrivata a 21 secondi dal vincitore, mentre quest’anno il distacco si è ridotto a 16 secondi. Ragionamento completamente errato, in primis perché Ferrari ha concluso la scorsa stagione in lotta per il ruolo di prima forza con McLaren, dunque il passo indietro al momento è netto. Poi perché il distacco accumulato in Giappone nel 2025 è da Verstappen e non dalle vetture arancioni, che attualmente sono le più forti.
Le ‘problematiche’ della SF-25
TURRINI: “La Ferrari ha cominciato la stagione con certe aspettative legittimate dal finale 2024. È arrivato pure Hamilton ed è vero che abbiamo superato Williams in classifica in Giappone, però mi sembra che siamo ad un certo livello di mediocrità. Quindi mi chiedo, si può aggiustare questa SF-25 o la sigla sta per ‘Sta Ferma’? “Nel 2024, da settembre in poi la Ferrari e Leclerc hanno fatto più punti di tutti. Il regolamento tecnico è rimasto lo stesso e possiamo considerare anche che la McLaren abbia fatto un passo in avanti. Ma alla fine è la Ferrari che ha tirato fuori un progetto che è incomprensibile”.
INGEGNER MAZZOLA: “Quando si parla di bilanciamento (in riferimento alle parole di Vasseur) si parla di un elemento di difficile sistemazione, è difficile smuover le forze all’interno delle macchine e ciò può portare sia vantaggi che svantaggi. Si valuta da circuito in circuito. È una malattia difficile da essere curata. Punterei sugli sviluppi per cercare di aggiustare la situazione e questo dovrà essere secondo me l’iter dell’anno. Si deve lavorare sul bilanciamento, ma non bisogna ritardare gli sviluppi visto che sono importanti. La Ferrari in questo momento non si trova in una situazione molto favorevole”.
ZAPELLONI: “Ferrari ha mancato il suo lato migliore in Giappone visto che abbiamo visto una prestazione in gara uguale a quella in qualifica. Fino all’anno scorso c’era un divario importante in favore della prestazione in gara. In questo modo Ferrari rischia di essere sopraffatta dagli altri tre top team”.
Il distacco dalla McLaren e gli ‘stili di guida’
BOBBI: “Ferrari ha pagato circa due-tre decimi da Verstappen, ma se ne devono aggiungere altri due rispetto a McLaren. Quindi il gap era di circa cinque decimi, che è tanto. Questo è il dato preoccupante che emerge”.
CAPELLI: “All’inizio dell’anno sia Leclerc ed Hamilton hanno detto che erano rimasti colpiti dal fatto che avevano uno stile di guida simile. Invece ora uno va a destra ed uno a sinistra e questo fa preoccupare, visto che in Ferrari non si è trovato ancora l’equilibrio”.
INGEGNER MAZZOLA: “Per quanto riguarda gli stili di guida, dipende. Se la macchina ha problemi di bilanciamento, ogni stile va adattato in direzioni diverse. Quindi ci sta che si vada in questa direzione, ma è un segnale che la vettura ha un problema. È questa la cosa principale. Non si riesce ad estirpare il male presente e questo è proprio relativo al bilanciamento”.
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Credit copertina: Scuderia Ferrari
