Ferrari può attualmente contare su un Leclerc nella sua miglior forma; la Scuderia di Maranello non gli fornisce un mezzo all’altezza.
Il 2025 della Ferrari doveva essere l’anno decisivo ma le prestazioni della SF-25 sono state molto al di sotto delle aspettative iniziali; nonostante ciò però Leclerc non delude, anzi sorprende, ma anche con una forma strabiliante c’è poco da fare senza un mezzo all’altezza.

Leclerc sul podio del GP di Spagna 2025 – foto: Scuderia Ferrari
Il Cavallino Rampante non è riuscito a proseguire sulla strada intrapresa nella seconda parte di stagione del 2024. Le scelte tecniche del team sono state condizionate dall’addio del Direttore Tecnico Enrico Cardile. La SF-25 ha rotto il ponte con la sua progenitrice, con soluzioni innovative soprattutto relative alle sospensioni. Qualcosa però non funziona nell’asse posteriore. Ora si cerca di correre ai ripari per non abbandonare un campionato dove sarebbe indecoroso restare quarta forza e non provare ad ottenere neanche una vittoria. A farne però ancora le spese di questa situazione così difficile è Charles Leclerc: un campione maturo a cui manca l’elemento fondamentale per vincere, ovvero la macchina.
Charles è pronto a lottare per il mondiale ma Ferrari deve sbrigarsi se non vuole perderlo
E’ chiaro a tutti: stiamo vedendo la miglior versione di sempre di Leclerc. Un pilota che è arrivato ad un livello di costanza, lucidità e freddezza pari a Verstappen. Una crescita più lenta da parte del monegasco, non sicuramente aiutata da vetture poco competitive. Quando hai delle macchine dominanti è più ‘semplice’ trovare la giusta misura. Gli errori del passato erano dettati da una voglia matta di voler scavalcare quei limiti insormontabili del mezzo. Quando ha avuto l’occasione di vincere lo ha sempre fatto. A Monza 2024 fece un capolavoro di gestione gomma, aspetto su cui è stato sempre criticato. Con l’arrivo di Hamilton tutti credevano che il 7 volte campione del mondo avesse potuto “insegnare” qualcosa a Charles, ma il confronto tra i due è a senso unico.
Su nove gare, Leclerc è avanti 8-1 sul compagno di squadra, arrivato davanti solo ad Imola. Nelle qualifiche invece è in vantaggio di 7-2 su Hamilton. I punti di vantaggio in classifica sono 23. Ovviamente il Sir ha dovuto adattarsi ad un ambiente nuovo e ad una monoposto molto diversa per numerose caratteristiche. Resta però il fatto che Leclerc c’è. Sempre. Nelle tripletta Giappone-Bahrain-Arabia è stato l’unico pilota a qualificarsi in Top 4 dopo Piastri. Mentre invece nel trittico Imola-Monaco-Spagna ha ottenuto il maggior numero di podi tra i piloti non McLaren (2) , il maggior numero di punti tra i piloti non McLaren (41) e la miglior posizione media di arrivo tra i piloti non McLaren (3,67).
Leclerc è pronto, ma attualmente si ritrova intrappolato. Non è accettabile avere un pilota di questo calibro in squadra e non dargli tutta l’attenzione utile per arrivare a vincere. Sbagliare nel 2026 significherebbe non rivedere l’iride almeno fino al 2030. A quel punto la soluzione più logica per Charles sarebbe andare via…
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari