La Ferrari è apparsa “troppo” lontana da McLaren nelle FP2 in Arabia Saudita, i margini di miglioramento sono ampi per la Rossa?
Il Cavallino Rampante ha mostrato, almeno con Charles Leclerc, di poter forse infastidire la McLaren in Arabia Saudita; Ferrari soffre particolarmente le curve lente ed è lì che tutto il distacco si crea, con alcuni fattori che raccontano una SF-25 troppo lontana per essere vera. La Scuderia di Maranello crede che i margini di miglioramento siano ampi.

Lewis Hamilton in pista durante le FP2 in Arabia Saudita – foto: Scuderia Ferrari
Prima del weekend vi avevamo raccontato di una Ferrari che sarebbe potuta essere particolarmente in forma sul tracciato saudita. In effetti è cosi nelle curve di alta velocità, dove la SF-25 mostra la sue qualità migliori ma non bastano per compensare le grandi carenze emerse nel primo settore. La Rossa perde “una vita” nelle curve lente, ma c’è fiducia che ci possano essere ampi margini di miglioramento. Il giro di Leclerc, a confronto con quello di Norris, ha inoltre evidenziato un altro importante fattore.
Leclerc in palla con una Ferrari più giù di motore rispetto a McLaren nelle FP2 in Arabia Saudita
Il pilota monegasco ha mostrato gran passo sulla gomma media, riuscendo persino a terminare davanti alla vetture Papaya in quel run. La SF-25 si esalta nei curvoni veloci e ciò è ormai chiaro, ma le difficoltà emergono nel lento. Passando alla simulazione qualifica su mescola morbida, Ferrari non ha messo in evidenza un gran bilanciamento. Il monegasco potrebbe giocarsi almeno la seconda fila ma i margini di miglioramento sarebbero ampi.
Nei loro crono migliori, Norris con 5 giri sulla gomma e Leclerc 6, il distacco di 482 millesimi può essere ricercato nel primo settore. Nella sezione composta da curva 1-2 il monegasco perde 3 decimi, con un ulteriore perdita tra curva 4-5. Qui serve una monoposto stabile meccanicamente sul retrotreno, il quale deve permette al pilota di girare senza “sfociare” nel fastidioso sovrasterzo. Ritornando alla prima chicane, proprio nella fase di frenata Charles arriva con un gap di 25 km/h al punto di corda. Troppo per essere reale. Dobbiamo infatti considerare che Ferrari non stava spingendo quanto McLaren dal punto di vista delle mappature motore.

Il confronto tra Norris e Leclerc nelle FP2 in Arabia Saudita – foto: F1Tempo
Bisogna però considerare che Norris ha commesso un errore in uscita da curva 5, perdendo qualche decimo. Nel resto del tracciato saudita sembra che il pilota del Cavallino possa giocarsela, ma sarà fondamentale migliorare le zone critiche. Il lavoro svolto ieri ha fatto individuare agli uomini in rosso la giusta finestra di funzionamento del pneumatico più soffice, con un obiettivo chiaro nella messa a punto meccanica relativa all’asse posteriore. Secondo AutoRacer, sembra ci sia fiducia all’interno del team per poter fare un importante salto in avanti nelle curve lente. Non ci si deve dimenticare però di Verstappen e Mercedes che possono rappresentare delle minacce da non sottovalutare.
Hamilton e la necessaria risposta che dovrà arrivare nelle qualifiche
Se Leclerc sta fornendo info sempre più particolari e con una direzione ben chiara, Hamilton sta ancora cercando di comprendere al meglio la SF-25. L’inglese non è mai andato troppo forte sul circuito di Jeddah ma se nelle qualifiche non riuscisse ad entrare in Top 10 sarebbe molto grave. Il 7 volte campione del mondo sta lavorando per migliorare, anche con l’aiuto del compagno di box in merito alle impostazioni del setup. Avevamo anticipato che l’inglese avrebbe probabilmente sofferto ancora di più qui, perché non riesce a fidarsi del mezzo nelle curve ad alta velocità. Le difficoltà ci sono e la delusione di Lewis è comprensibile, ma sicuramente non smetterà di lavorare per raggiungere il livello atteso…
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Credit copertina: Scuderia Ferrari