La Ferrari avrà un vantaggio su Mercedes in vista del 2026, grazie ad un particolare parametro che permetterà di sviluppare meglio la vettura
La Scuderia di Maranello è attualmente seconda nel campionato Costruttori e sappiamo come le posizioni finali siano cruciali per stabilire le ore che una squadra può utilizzare in galleria del vento per sviluppare la nuova vettura del 2026; Ferrari, in questo caso, almeno fino al mese di Dicembre avrà un vantaggio su Mercedes.

SF-23 nella galleria del vento Ferrari – foto: Sky Sport F1
Sappiamo che la sfida ormai è soltanto per poter ottenere il secondo posto nella classifica dei team, visto il solco scavato da McLaren nella prima metà di stagione. In quel senso la Rossa è attualmente la “prima degli altri” pur essendo l’unica a non aver ancora vinto una gara. Mercedes e Red Bull lo hanno fatto. Ricordiamo che avendo concluso la stagione 2024 alle spalle dei ‘Papaya, la Ferrari ha beneficiato di alcuni vantaggi. Il piazzamento finale della scorsa stagione ha effetto sulle risorse delle squadre dal 1 gennaio fino al 22 giugno 2025. Da quel momento in poi tutto viene nuovamente azzerato e tutto si basa sulla nuova classifica fino al termine della stagione.
L’utilizzo in galleria del vento è diviso in: tempo complessivo di occupazione, test eseguiti e ore di Wind on Time. Nello specifico, quest’ultimo parametro calcola il tempo nel quale la velocità dell’aria è superiore ai 15 m/s, ovvero 54 km/h. Nel regolamento sportivo ci sono delle limitazioni che riguardano anche la simulazione e la quantità di processori impiegati. La Scuderia di Maranello ha sfruttato circa 60 ore, 48 test e 12 ore di Wind on Time in più rispetto a McLaren. Si tratta di un sistema a catena. Ora però un curioso particolare dove Mercedes sarebbe in svantaggio.
Mercedes ha superato Ferrari nel ‘momento sbagliato’
Il sistema ATR (Aerodynamic Testing Restrictions) limita le modalità in cui i team sviluppano le loro auto in galleria del vento e l’utilizzo del CFD (Fluidodinamica Computazionale). Quest’ultimo si serve di modelli matematici per simulare, trarre dati e analizzare come i flussi attraversano una vettura. Abbiamo spiegato che chi arriva davanti ottiene più limitazioni. Quest’anno il reset di metà stagione è avvenuto tra il GP del Canada e quello dell’Austria, ovvero il 22 giugno. Dal lunedì che ha preceduto la gara al Red Bull Ring le squadre hanno ricevuto le percentuali di cui potranno usufruire in termini di ore in galleria del vento e nel CFD.

La classifica aggiornata delle ore a disposizione in galleria del vento per ogni team – foto. The Race
Il 22 giugno infatti la Mercedes era seconda nel Costruttori, davanti a Ferrari. La Scuderia di Maranello ha poi ribaltato nuovamente gli ordini in classifica la domenica seguente, mettendosi più saldamente dietro McLaren. La Rossa potrà quindi ‘godere’ fino a Dicembre di un maggior numero di test in galleria del vento e di simulazioni CFD. Gli “items” non sono altro che specifiche configurazioni, parti della macchina o test virtuali che un team vuole effettuare. Il numero di elementi CFD è quindi il totale di simulazioni o progetti che una squadra può testare in un dato periodo (Giugno 2025 – Dicembre 2025).
Ovviamente anche la percentuale di ore in galleria del vento è superiore, con un 80% per Ferrari e 75% per Mercedes. Staremo a vedere se questi parametri che si riferiscono all’aerodinamica faranno davvero la differenza in un ciclo regolamentare dove il motore e la giusta miscela di benzina potrebbe essere i fattori cruciali per il successo…
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Credit Copertina: Getty Images