Ferrari ha un problema al servosterzo con la SF-25: la reazione di Hamilton nel primo giro è stata sconvolgente, ma cosa c’entra Sainz?
La Scuderia di Maranello ha un problema che riguarda il servosterzo del volante sulla SF-25; Leclerc lo ha accennato a Silverstone ed Hamilton se ne sarebbe accorto già durante il primo giro a Fiorano sulla Ferrari SF-25, ma cosa c’entrano le indicazioni di Sainz?

Hamilton in pista a Fiorano con la SF-25 – foto: Scuderia Ferrari
il problema sarebbe legato al sistema dell’idroguida. Il servosterzo serve infatti a ridurre la fatica che i piloti immettono nel girare il volante, un fattore molto importante nelle curve ad altissima velocità. Più funziona bene, più ci sono sensazioni positive alla guida. In quel particolare momento ogni granello di feeling conta e se il pilota riscontra anche una piccolissima problematica perde quel 1% di fiducia che fa la differenza nei momenti cruciali. Sia Leclerc che Hamilton vorrebbero sentire un feeling diverso nello sterzo della SF-25. In relazione a quella che sarà la nuova Ferrari entrambi puntano a percepire un maggior carico della monoposto sull’asse anteriore. Ora ci sarebbero nuovi dettagli che ci riportano ad alcune scelte fatte da Ferrari nel 2024.
Ferrari si è orientata più verso le preferenze di Sainz
Come riportato da Piergiuseppe Donadoni, giornalista di AutoRacer, l’anno scorso ci sono stati sviluppi sul servosterzo di Ferrari. Leclerc e Sainz chiedevano due cose molto diverse. La squadra di Maranello ha cercato di trovare un compromesso, orientandosi maggiormente verso le preferenze di Sainz. Quest’anno, il sistema del servosterzo non è cambiato. Il problema è che è arrivato Hamilton, il quale ha le stesse caratteristiche di Leclerc. Una fonte vicina ad Hamilton ha infatti ammesso che non appena l’inglese è salito a bordo della SF-25 ha detto: “Lo sterzo ha un problema. C’è qualcosa che non va. Siete pazzi a usare questo tipo di sterzo“.
Il 7 volte campione del mondo, in Mercedes, aveva uno sterzo che gli forniva una risposta molto diversa. Quindi il servosterzo è sì un problema, ma diciamo che non lo è. Ha bisogno sicuramente di essere perfezionato e che vada nella giusta direzione, ma non è assolutamente un ‘game changer’.Si spera che nei test effettuati al Mugello, dove ha debuttato finalmente l’evoluzione della sospensione posteriore, Ferrari abbia cercato anche di sistemare questa problematica. Questo garantirebbe ai due piloti un miglior feedback soprattutto nelle fasi dove bisogna cercare il limite…
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari