La Scuderia Ferrari starebbe incontrando alcuni problemi sull’affidabilità del sul nuovo motore 2026: un passo falso che potrebbe costare caro in vista del prossimo anno
Il Cavallino Rampante non starebbe avendo vita facile con la nuova Power Unit 2026, con un passo falso che riguarderebbe l’affidabilità del motore: ora Ferrari potrebbe pagare caro l’aver scommesso su una soluzione troppo innovativa.
C’è una voce nel paddock che vedrebbe la PU di Mercedes come la migliore in griglia. Questo pensiero è condiviso anche da Ferrari che vede la casa tedesca davanti a tutti almeno all’inizio. I motivi? La scuderia con la stella a tre punte può sfruttare le auto di serie per portare avanti delle soluzioni e sperimentarle in maniera più rapida. Non solo, bisogna contare che McLaren, Williams e Alpine sono tutte motorizzate Mercedes. Le ore al banco si moltiplicano a dismisura e ciò permette di intervenire sull’efficienza e sull’affidabilità. In questo senso Ferrari potrà contare su Haas e Cadillac. L’accordo con la neo-squadra americana è nato anche per via del rapporto tra Vasseur e Lowdon. Finora abbiamo anche raccontato di come la rossa avrebbe rispettato tutte le tappe prestabilite sul motore 2026: ora ci sarebbe però un passo falso che potrebbe costare caro.
La testata in acciaio di Zimmermann non ha raggiunto l’affidabilità attesa
Il 6 cilindri turbo, che sarà il cuore della 678, avrà una soluzione spingerà molto per quanto riguarda i materiali utilizzati, ma attenzione all’affidabilità. La testata infatti si ricava dal cosiddetto ‘Additive Manufacturing’. Grazie allo sviluppo della ricerca si applica il DMLS (Direct Metal Laser Sintering). Sarebbe una tecnologia avanzata che usa un laser ad alta potenza che “fonde” polveri metalliche per ottenere componenti con geometrie complesse e con incredibili proprietà meccaniche. In questo si possono combinare metalli con caratteristiche molto diverse (alluminio, rame e altri), con materiali non organici (ceramica) che aprono opzioni di ricerca infinite.
Il motore di Maranello starebbe girando al banco già da diversi mesi per centrare i requisiti di affidabilità in modo da far concludere il campionato senza penalità. Davide Mazzoni, Head of ICE, e i suoi uomini hanno scelto di elaborare una testata che lavori a temperature decisamente più alte rispetto a quelle che si verificando nei vari GP. La fusione dei vari materiali permette quindi di resistere a maggiore stress e smaltire al meglio il caldo. Ferrari non solo a caccia di una buona prestazione ma anche di una maggior efficienza termica, così da poter chiudere in maniera estrema le aperture della carrozzeria.
Il team italiano punta a realizzare pance molto rastremate grazie a dei radiatori meno ingombranti. Ora secondo Motorsport.com, il reparto motori di Maranello (guidato da Enrico Gualtieri) ha l’arduo compito di recuperare terreno sulla Mercedes. La causa? Una soluzione innovativa, come una testata in acciaio inizialmente ideata da Wolf Zimmermann, non avrebbe garantito i livelli di affidabilità attesi. Ferrari ha quindi deciso di fare un passo indietro e optare per una lega di alluminio, che “integrerà un sistema di aspirazione rivoluzionario e rigorosamente segreto”.
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Credit Copertina: Getty Images