La Ferrari, con la ‘nuova’ sospensione posteriore, ha fatto una buona gara in Belgio: ecco quale sarebbe il guadagno cronometrico
La Scuderia di Maranello ha portato la sospensione posteriore evoluta nel weekend del GP del Belgio: quale guadagno concreto ha dato la soluzione alla Ferrari SF-25?

La sospensione posteriore evoluta della SF-25 – foto: Albert Fabrega
Leclerc è riuscito a conquistare un altro podio, il quinto della stagione, grazie ad un azzardo abbastanza rischioso. Il monegasco infatti ha preferito restare con l’ala da medio-basso carico, consapevole che sulla pioggia avrebbe faticato. Verstappen infatti gli è rimasto incollato, ma sull’asciutto la velocità di punta della Rossa ha fatto la differenza. Al contrario Hamilton, partito in fondo, ha optato per un cambio d’assetto con l’ala più carica. Nelle fasi di gara bagnata infatti l’inglese ha recuperato tante posizioni, azzeccando la strategia nel pit stop. Ecco però quale sarebbe il guadagno portato dalla sospensione posteriore evoluta, secondo Matteo Bobbi.
Bobbi: “Leclerc ha potuto utilizzare una macchina meno estrema”
“Secondo me la sospensione ha portato del bene. La Ferrari ha fatto un buon weekend, lato box di Charles Leclerc. Si è rivisito quel Leclerc da magia in qualifica che poche volte lo avevamo visto quest’anno. Era più comodo con la macchina. Ha potuto utilizzare una macchina meno estrema nella ricerca del set-up. La finestra di utilizzo si è aperta. La macchina è sembrata con un carattere più docile grazie a questa sospensione. Hanno ancora parecchio da esplorare per ottimizzare”. Lo stesso pilota ha sottolineato come abbia potuto sfruttare un assetto che fosse meno estremo e che quindi avrebbe reso la SF-25 più guidabile anche sul bagnato. Secondo il commentatore di Sky Sport F1 anche il colpo in qualifica sarebbe segno di un miglioramento evidente. Difatti anche il distacco dai tempi di McLaren si è ridotto, ma quanti decimi guadagna la Ferrari con la sospensione posteriore?
“Se prendiamo il gap medio della parte asciutta è 2,7 decimi da Oscar Piastri. Se togliamo i primi giri dove la pista era ancora leggermente bagnata, il distacco scende al di sotto dei 2 decimi. Questo gap nel confronto del vincitore della gara in una pista di 7 chilometri non è un numero negativo. È un migliorativo rispetto alle gare svolte in precedenza. La sospensione porta un vantaggio di forse 1 decimo o 2, ma serve per ampliare la finestra di utilizzo”. Si spera che in Ungheria la vettura possa esprimersi ancora meglio, anche grazie ad una maggior comprensione dei tecnici sull’aggiornamento meccanico. La pista di Budapest potrebbe offrire qualche occasione…
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari