La Ferrari avrebbe sbagliato strada con lo sviluppo della SF-25: ecco su cosa avrebbero dovuto puntare la Scuderia di Maranello per estrarre maggior performance dalla monoposto
Il Cavallino Rampante ha fatto di tutto per apportare un significativo aggiornamento alla sospensione posteriore, ma c’è chi è convinto che sia stata sbagliata la strada di sviluppo: ecco su cosa avrebbe dovuto puntare la Ferrari per rendere più veloce la SF-25.

La sospensione posteriore evoluta della SF-25 – foto: Albert Fabrega
Da quando la rossa ha introdotto la sospensione posteriore evoluta ci sono stati dei leggerissimi salti in avanti ma nulla di importante. Anzi bisogna sottolineare come la media punti sia proprio crollata dopo il Belgio. Loic Serra ha impiegato 5 mesi di studio e sviluppo per produrre e portare in pista la soluzione meccanica. Un fondo già pronto è stato inoltre bocciato e sarebbe dovuto debuttare nella gara scorsa a Baku. L’obiettivo era ridurre i movimenti della piattaforma in frenata e in trazione, con anche qualche effetto ‘curativo’ sull’eccessiva usura del pattino. Tutto ciò però non si è tradotto in uno step di performance. Anche secondo l’Ingegner Mazzola, il quale si è espresso ai microfoni di NewsF1, si sarebbe dovuto puntare su altro.
Mazzola: “Sono anni che va avanti questa situazione…”
“Per quanto mi riguarda, è stato sbagliato lo sviluppo. La Ferrari ha deciso di portare questa nuova sospensione ma non so quanto possa essere utile un ammortizzatore o una sospensione. Nelle vetture di oggi, fatta eccezione per la power unit che ormai è quella, a comandare il tutto sono le gomme e l’aerodinamica. L’aerodinamica è quella che ti fa andare veloce, ti fa frenare, ti dà trazione e velocità nelle curve. Solo così ottieni il lap time che desideri. Ferrari invece concentra tutto sulla sospensione. A meno che tu non abbia sbagliato completamente gli angoli geometrici e la baseline della sospensione, ma non penso”. Il tecnico italiano ha poi voluto riportare l’attenzione su color che guidano lo sviluppo in Ferrari. Serra dovrà dimostrare di essere all’altezza con il progetto 2026. Se così non fosse si rivedrebbe una storia che conosciamo molto bene…
“Quello che mi chiedo è, c’è qualcuno che sappia come indirizzare lo sviluppo? Perché sono anni che va avanti questa situazione. Poi si continua a dare la colpa a Vasseur. Lui ha dichiarato più volte di non essere un esperto di macchine ma deve comunque essere in grado di scegliere gli uomini giusti. In teoria questa doveva essere la stagione del salto definitivo e invece non si riesce a fare un podio“. I giudizi finali sono rimandati al prossimo anno, dove col cambio regolamentare si deve assolutamente tornare in alto. Il Team Principal lo sa bene, altrimenti il primo ad essere nuovamente a rischio sarà lui.
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Credit Copertina: GPBlog
