Il cambiamento regolamentare del 2026 si avvicina, con la FIA che ha finalmente aperto l’opportunità a Ferrari di fare dei test specifici in vista della prossima stagione?
Siamo solamente a metà campionato, tuttavia tutti i team hanno già lo sguardo rivolto verso il 2026, anno che sarà fondamentale visto che vedrà l’entrata in vigore di uno dei cambiamenti regolamentari più grandi della storia della Formula 1; con la FIA che avrebbe autorizzato Ferrari (ma non solo) ad effettuare i primi test in vista della prossima stagione e vediamo in particolare di cosa si tratta nello specifico.

Il prototipo di vettura che vedremo nel 2026 – Credit: FIA
Ferrari pochi giorni fa ha ufficialmente testato nel corso del secondo filming day stagionale al Mugello, la sospensione posteriore evoluta che dovrebbe esordire settimana prossima in Belgio. Con quest’ultima si spera di svoltare una stagione quasi scappata via visto l’exploit McLaren, ma intanto si guarda già al 2026…
FIA consente i test sull’aerodinamica attiva
Una delle novità fondamentali riguardanti il regolamento 2025 riguarderà l’utilizzo dell’aerodinamica attiva, sia sull’ala posteriore che anteriore. L’ausilio di questa tecnologia servirà prettamente a ridurre la resistenza all’avanzamento e favorire dunque i sorpassi, ma allo stesso tempo ad ottimizzare l’autonomia delle nuove power unit. Si tratta ovviamente di un grandissimo cambiamento rispetto alle vetture attuali, dunque la FIA ha concesso a Ferrari, ma in generale e come giusto che sia a tutti i team, di poter effettuare i primi test in merito.
Specifichiamo innanzitutto che questi test non potranno essere effettuati privatamente, ma durante i test ‘ufficiali’ Pirelli. Questi servono sia ai team che all’azienda italiana per provare le nuove mescole (più ridotte nelle dimensioni) che saranno utilizzate la prossima stagione. A partire da questo momento ogni team durante questi test potrà fare dei test sull’aerodinamica attiva dell’ala anteriore. Ovviamente saranno provati meccanismi che avranno il compito di cambiare automaticamente l’incidenza dell’ala mentre la vettura è in pista. In questa maniera si potrà simulare la condizione di ‘X-Mode’, la modalità a basso carico aerodinamico. Mentre la ‘Z-Mode’ sarà la modalità per così dire normale, quella che vediamo sulle attuali monoposto.

L’aerodinamica attiva sull’ala anteriore progettata per il 2026
Nonostante l’inizio dello studio però, i vari team proveranno queste novità in condizioni totalmente differenti rispetto a quelle del 2026. Soprattutto visto che questa prima fase di analisi sarà effettuata sulle vetture dell’attuale generazione, che sono completamente differenti a quelle della prossima annata. Per questo motivo si mettono a punto dei muletti che cercano di ricreare in parte le condizioni nelle quali correranno le monoposto la prossima stagione. Ferrari dovrebbe iniziare questa tipologia di lavoro a settembre, quando sarà occupata nei test Pirelli dopo l’appuntamento di Monza.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari