La prima sessione di prove libere del GP d’Austria si sono rivelate alquanto problematiche per Ferrari, ma analizziamo cosa è accaduto in pista
Ferrari ha concluso le FP1 valide per il GP d’Austria in nona posizione con Lewis Hamilton (+0.557) ed in diciottesima con Dino Beganovic (+0.827); ecco il lavoro svolto dalla Scuderia di Maranello in pista, o perlomeno quello che si è cercato di fare…

Beganovic all’uscita dei box durante le FP1 del GP d’Austria – Credit: Scuderia Ferrari
Questa sessione si è rivelata particolarmente importante per la Scuderia di Maranello visto il nuovo fondo introdotto proprio in occasione di questo gran premio. Ricordiamo anche che in questa prima sessione non è presente Charles Leclerc, che ha lasciato il suo posto al giovane pilota della Ferrari Driver Academy, Dino Beganovic. Ciò perché da regolamento tutti i piloti devono lasciare nell’arco del campionato due sessioni di prove libere a piloti ‘rookie’.
Il riassunto delle FP1 di Ferrari? Problemi, problemi ed ancora problemi
Ferrari ha iniziato il lavoro odierno con Hamilton per accumulare dati riguardanti il nuovo fondo ed osservare la correlazione tra pista e simulatore. Infatti l’inglese ha montato durante il primo stint con gomme medie dei rastrelli, per favorire lo studio da parte dei tecnici. Invece Beganovic è sceso in pista con gomme hard, non spingendo particolarmente. Dopo aver smontato i rastrelli, Hamilton è tornato in pista con le stesse gomme medie ma dopo solamente un giro è dovuto tornare ai box per un problema al cambio della sua SF-25. Il britannico è tornato in pista dopo circa cinque minuti, ma la sua avventura è stata ancora una volta breve, visto che si sono ripresentate le problematiche sul retrotreno.
Mentre per quanto riguarda Beganovic, è tornato in pista con gomme soft. Hamilton dopo ancora una volta un ulteriore brevissimo stint è rientrato ai box dove gli è stato smontato per l’ennesima volta il cofano. Poco dopo il sette volte campione ha montato gomme soft piazzandosi in nona posizione, ma dopo il suo tentativo lanciato è tornato subito ai box, dove il cofano è stato smontato per la terza volta della sessione. Infine l’inglese ha concluso la sessione con le stesse mescole soft dello stint precedente, non riuscendo tuttavia a migliorarsi. Probabilmente il problema di natura idraulica ha consentito al #44 un’autonomia di soli due giri per run e dunque dovrà essere risolto prima dell’inizio delle FP2.
Per ovvi motivi questa prima sessione di prove libere non ci ha lasciato alcuna indicazione sulle prestazioni. Di conseguenza non abbiamo alcuna novità sul funzionamento del nuovo fondo. In questo senso saranno fondamentali le FP2, anche se attenzione al pericolo pioggia che potrebbe incombere sul Red Bull Ring di Spielberg nel pomeriggio.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari
