Ferrari ha mostrato dei passi in avanti con il nuovo fondo nelle FP2 del GP d’Austria? Cosa emerge dalla seconda sessione di libere
Ferrari ha terminato le FP2 valide per il GP d’Austria in quinta posizione con Charles Leclerc (+0.610) e in decima con Lewis Hamilton (+0.931); ecco che tipo di lavoro ha svolto la squadra italiana nella seconda sessione.

Leclerc in pista durante le FP2 in Austria – foto: Scuderia Ferrari
Dopo una prima sessione di prove libere non semplice per Ferrari visti i numerosi problemi avuti da Hamilton e l’assenza di Leclerc, questa seconda sessione sarà di fondamentale importanza per verificare il funzionamento del nuovo fondo introdotto proprio in occasione di questo appuntamento. Ovviamente la Scuderia di Maranello dovrà recuperare parte del lavoro perso in mattinata, sperando di giocare un ruolo importante in questo weekend.
Analisi FP2 Austria: fasi iniziali e simulazioni qualifiche
Hamilton è subito sceso in pista con gomma hard appena scattato il semaforo verde che ha dato avvio alla sessione. Per l’inglese fortunatamente i problemi della mattinata sembrano risolti. Mentre per quanto riguarda Leclerc, il monegasco ha iniziato il suo primo stint di giornata con mescola media. Potendo finalmente fare le prime analisi guardando gli on board, notiamo fin da subito come il bilanciamento complessivo della SF-25 non sia tanto male. Entrambi i piloti hanno difficoltà nell’inserimento di curva uno, con una vettura complessa da far decelerare. Almeno nelle fasi iniziali della vettura i due ferraristi hanno lamentato uno scarso feeling, soprattutto per quanto riguarda Hamilton. Ma nonostante ciò dal punto di vista prestazionale Ferrari è sembrata quantomeno esserci nel gruppetto composto dai quattro top team.
Dopo una piccola modifica alla sospensione posteriore, Hamilton è tornato in pista con gomme soft per la simulazione qualifiche. Anche Leclerc è sceso in pista con gomme morbide, dopo aver modificato le impostazioni riguardanti la barra di torsione della sua SF-25. Il britannico nella sua simulazione non è sembrato particolarmente brillante. Anche Leclerc è sembrato abbastanza lontano. Insomma una Ferrari troppo brutta al momento per essere vera dal punto di vista della prestazione pura. I valori potrebbero non essere quelli reali e con ogni probabilità i team hanno lavorato con carichi di carburante e potenze differenti.
La competitività di Ferrari sul passo gara
L’unica vera certezza al momento è sembrata la velocità e forza della McLaren, in palla sin dalla prima sessione di libere. Dietro i ‘papaya’ fino ad ora si piazzano Mercedes e Red Bull, con una Ferrari un po’ più indietro. Ricordiamo che il Red Bull Ring è un tracciato di un solo minuto, quindi i distacchi saranno molto ridotti in qualifica, che sarà cruciale per la Scuderia di Maranello. Una volta montata la gomma gialla, Leclerc ha fatto segnare un buon 1:09:4 attaccando molto forte lo stint, essendo però 4 decimi più lento nel secondo giro. Un po’altalenante nei tempi. Hamilton invece con la soft ha passato diversi giri il traguardo in 1:09:7. Negli ultimi minuti l’inglese ha poi montato gomma bianca.
Con alto carico di benzina la vettura sembra comportarsi bene: fattore già mostrato in altri appuntamenti. Sappiamo però che il giro veloce è il punto debole della SF-25 e in caso di cattiva prestazione, Ferrari potrebbe ricevere pericoli anche da dietro. Ora non ci resta che attendere i riscontri dell’ultima sessione di libere, per vedere cosà cambierà.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari
