Hamilton ha concluso il GP di Miami in ottava posizione; tanta confusione da parte del muretto Ferrari lo ha fatto innervosire, le sue parole.
Il 7 volte campione del mondo ha vissuto una gara tutt’altro che positiva; la SF-25 sulla pista di Miami era 1 secondo più lenta della McLaren e la confusione del muretto Ferrari ha fatto aumentare la frustrazione di Hamilton.

Le parole di Hamilton post GP di Miami – foto: Scuderia Ferrari
Ferrari ha trascorso praticamente tutta la gara alle spalle anche della Williams, la quale ha dimostrato di essere quarta forza questo weekend. La vettura di Maranello non è assolutamente all’altezza dei rivali più competitivi. Per recuperare un distacco così grande potrebbe non bastare tutto l’anno. Vasseur ha annunciato che ad Imola dovrebbe arrivare qualche aggiornamento, con altri pezzi previsti per Barcellona. Secondo Piergiuseppe Donadoni, giornalista di AutoRacer, si tratta di un pacchetto che non sarà rivoluzionario. Le problematiche di questa monoposto possono richiedere diversi mesi prima di essere risolte. Hamilton ha trascorso la prima parte di gara senza riuscire a superare una Haas. Soltanto una Virtual Safety Car ha riacceso un po’ la sua gara. La confusione del muretto sull’eventuale scambio di posizioni con Leclerc ha fatto però aumentare la frustrazione dell’inglese. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport F1.
Hamilton: “Lo scenario che abbiamo avuto ci ha fatto perdere tempo”
“In definitiva, è stata una gara difficile. Con le gomme dure in partenza, non c’era molta aderenza con la pioggia, quindi la pista era un po’ green. Ho perso molto tempo dietro Ocon. Poi, ehm, sì, le cose hanno iniziato a prendere vita, mi stavo esaltando, ero in P8. Poi ho ricevuto una gomma fresca e chiaramente avevo molto più ritmo di Leclerc. Quindi in quel momento mi sono detto: “Sfruttiamola, cerchiamo di raggiungere gli altri”. Quindi ero entusiasta. E lo scenario che abbiamo avuto ci ha fatto perdere un sacco di tempo. E ovviamente nei momenti di tensione è frustrante. Ma torneremo a lavorare, sai, lavoreremo internamente e capiremo come possiamo migliorare”.
“In quel momento è stato un po’ frustrante, però non direi che non ero contento. Non era chiaro cosa volessero fare al muretto ed è una situazione in cui non vorresti mai essere. Avevo ottime sensazioni con la macchina in quel momento e non volevo perdere tempo dietro Leclerc. Ci ho rimesso tantissimo tempo per le decisioni prese e per questo motivo ero molto frustrato“.
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Credit copertina: XPB Images