Leclerc deluso dopo aver sfiorato la pole position nelle qualifiche a Monaco; per il pilota Ferrari c’è però un mistero legato alla SF-25.
Il pilota monegasco del Cavallino Rampante ha tenuto testa alla McLaren di Lando Norris fino all’ultimo giro del Q3; Leclerc ha spremuto al massimo la SF-25 nelle qualifiche a Monaco, ma secondo lui la prestazione della vettura è un mistero.
Le parole di Leclerc dopo le qualifiche a Monaco – foto: Scuderia Ferrari
Charles Leclerc ha concluso in prima posizione in tutte le sessioni di prove libere, dimostrando quanto il suo talento, unito alla buona prestazione della SF-25 potesse far sognare. Le curve lente di Monaco permettono alla Ferrari di non dover trovare il famoso compromesso, potendo massimizzare la trazione sull’asse posteriore. McLaren si è tenuta qualcosa nel taschino fino al Q3, ma il #16 ha concluso a poco più di 1 decimo. Una vera e propria magia ma che non è bastata. Ecco le parole del monegasco, ai microfoni della F1, dopo le qualifiche.
Leclerc: “Un mistero il motivo per cui siamo così veloci nel lento”
“Soddisfatti? Direi di no. Si dimentica subito quello che si diceva la vigilia e ieri c’erano così tante cose positive. E alla fine è stato molto più positivo di quanto pensassimo inizialmente. Dobbiamo ancora capire il perché. A essere completamente sincero, per me è un mistero e non so bene perché improvvisamente siamo così veloci a bassa velocità. Ovviamente sono deluso di essere a casa e di essere stato davanti per tutte le sessioni. Ma in un certo senso me l’aspettavo, perché ero sempre al limite mentre gli altri facevano un passo indietro, quindi sapevo che saremmo stati vicini. Sappiamo che quest’anno non abbiamo la macchina giusta per vincere, partendo secondi qui… sarà difficile ottenere il primo posto.”
Domani la doppia sosta obbligatoria potrebbe aprire qualche scenario interessante. Mai come stavolta la ‘sconfitta’ al sabato non sembra chiudere del tutto i giochi. La carreggiata di Montecarlo non permette sorpassi e avere la McLaren davanti non è sicuramente una buona notizia. Si spera che gli episodi e le varie occasioni possano far ripetere il successo ottenuto lo scorso anno.
“Il giro è stato un po’ un peccato perché dovevo fare le misurazioni per il giro successivo, quello decisivo, e ho trovato molto traffico e non ho potuto farne un altro. P2 a Monaco è come partire P11 a Imola. C’è molta più negatività del necessario in questo momento nelle mie parole, ma sono appena sceso dalla macchina e non accetto questo risultato. È così, Lando ha fatto un ottimo giro ma, a casa, fa male. Sulla carta, questo fine settimana avrebbe dovuto essere uno dei più difficili della stagione per noi. Alla fine, non è poi così male”.
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Credit copertina: Scuderia Ferrari