Lewis Hamilton ha spiegato il problema che lo ha condizionato durante il GP di Singapore, con un particolare momento che lo ha ‘spaventato’ e non poco
Il sette volte campione ha disputato un GP di Singapore molto difficile, con diversi problemi che riguardavano le temperature dei freni: proprio quando sembrava che Hamilton potesse attaccare e agguantare la quinta posizione, è sorto un problema che lo ha spaventato.
Abbiamo visto come Hamilton abbia cercato di superare la Mercedes di Antonelli. Il secondo pit stop con la gomma rossa gli ha consentito di recuperare molti secondi e superare anche Leclerc in pista. Una volta arrivato alle spalle della ‘freccia d’argento’ sono però sorti alcuni problemi che lo hanno quasi costretto al ritiro. Il britannico ha infatti dovuto raffreddare tutto l’impianto frenante che era praticamente diventato inutilizzabile, costringendo poi il pilota a tagliare diverse curve per cercare di non finire a muro. Ecco il commento di Hamilton a fine gara ai microfoni di Sky Sports F1.
Hamilton: “Sono così grato di aver fatto comunque la curva”
“Non so [perché abbia bisogno di vedere gli steward], credo che sia perché ho tagliato il circuito o qualcosa del genere. Sembra che ultimamente io vada spesso dagli steward”. Al momento delle interviste Hamilton non aveva ancora ben chiara la situazione che ha poi portato alla penalità di 5 secondi. Il commento sul weekend in generale è, come sempre, meno negativo rispetto a Leclerc:
“Mi sentivo davvero molto positivo questo fine settimana. Mi sentivo come se avessi guidato bene tutto il weekend e poi ho montato la gomma morbida e ho attaccato per colmare quel distacco di 22 secondi. Ci sono andato vicino, era il momento decisivo, ho visto che i miei freni si stavano surriscaldando, ma non era detto che fossero al massimo. Sono entrato in curva 14 e sono scoccate le scintille, il mio pedale è andato lungo. Sono così grato di aver comunque fatto la curva!” ha concluso Hamilton.
“Siamo davvero limitati con il posteriore rispetto ai ragazzi che stanno chiaramente facendo un passo avanti e migliorando il loro posteriore, Mercedes e Red Bull e non lo so davvero, non so nemmeno che gara abbiamo, so che abbiamo Austin e Messico, Qatar, Brasile, Las Vegas. Voglio dire, è tutto incentrato su come estraiamo in qualifica e se riusciamo a ottenere il massimo dalla macchina. Al momento dobbiamo ottenere il 105% dalla macchina per poter competere con i ragazzi davanti, quindi sarà dura.”
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari