GP USA | Ferrari, si poteva fare anche meglio nelle qualifiche? I motivi della “rinascita” e che modifiche ha subito la SF-25

da | Ott 19, 2025

Ferrari avrebbe potuto fare anche di meglio nelle qualifiche del GP degli USA: ecco quali sono i motivi della rinascita e che modifiche sono state apportate alla SF-25 dai meccanici

La Scuderia di Maranello ha sfoggiato una grande prestazione nelle qualifiche del GP degli USA, ottenendo un terzo e quinto posto rispettivamente con Leclerc ed Hamilton: sembra tornato l’ottimismo in Ferrari, ma la rossa sarebbe potuta partire anche più avanti; ecco i motivi della ‘rinascita’ e le modifiche fatte sulla SF-25.

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Dopo la gara Sprint tutti si aspettavano una replica di quanto visto nelle qualifiche valide proprio per la garetta di 100 km. Leclerc, subito dopo, aveva però già indicato quale sarebbe stato il lavoro della squadra: “Ho fatto molti test sul volante in termini di impostazione e sono abbastanza fiducioso che abbiamo fatto dei passi avanti per domani. Ho imparato molto. Dobbiamo davvero concentrarci sulle qualifiche”. Detto fatto. La monoposto è apparsa al livello dei primissimi sin dai primi giri della Q1. Il traffico di Verstappen è probabilmente costato al monegasco la seconda posizione, con un distacco da Norris che è di soli 6 millesimi. Praticamente nulla. Hamilton era insoddisfatto dell’assetto ma ottimista in vista della gara. 

Ferrari interviene sulla meccanica e sblocca il ‘potenziale’: centrata la finestra gomme

Come riportato dalle analisi di Federico Albano, Leclerc ha chiuso un giro quasi perfetto se non fosse stato per il disturbo “aerodinamico” della Red Bull di Verstappen nel secondo e terzo settore. La squadra di Maranello ha messo mano alle impostazioni della SF-25 per modificarne il setup, compiendo un balzo in avanti notevole. I dati raccolti nella Sprint hanno fatto sì che i meccanici capissero ancora meglio come dare a Leclerc ed Hamilton una piattaforma più stabile e di conseguenza più rapida. Gli interventi sono arrivati soprattutto nella meccanica della vettura. Ferrari ha trovato carico che mancava, ancora non una quantità paragonabile a quella di McLaren e Red Bull. Il tutto ha funzionato meglio. Leclerc ha rivelato che qualcosa di specifico lo ha aiutato a ritrovare un feeling che mancava da alcune gare.  In F1 sappiamo però quanto sia importante mettere nella giusta finestra i pneumatici Pirelli.

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La rossa infatti ha centrato alla perfezione l’esecuzione delle procedure durante la qualifica, come sottolineato anche da Hamilton. Preparare bene le gomme può sbloccare performance. Non bisogna gridare al miracolo anche perché i problemi non sono spariti. Il monegasco infatti è stato il più lento nel ‘serpente’ del primo settore. La gestione delle coperture ha però permesso ai piloti di arrivare al terzo settore con una macchina stabile ed abbassare gli intertempi. Verso la gara questo tema potrebbe essere cruciale, considerando le alte temperature di Austin. Sembra che anche il vento abbia giocato un ruolo “favorevole”. La SF-25 non lo soffre come McLaren e questo fa comprendere la bontà aerodinamica del corpo vettura della monoposto italiana. Che sia l’inizio di una concreta risalita? Chissà. Per ora bisogna pensare a fare bene in gara senza incappare in problemi. Podio alla portata ma difficile. Tutto può accadere…

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Credit Copertina: Scuderia Ferrari