Un Hamilton che appare troppo “bipolare” non è qualcosa di cui Ferrari ha bisogno per tornare grande; l’inglese si contraddice da solo.
Il 7 volte campione del mondo sta vivendo un periodo molto complicato; con l’annuncio in Ferrari le aspettative di tutti, comprese le sue, erano decisamente più alte per il 2025, ora però Hamilton è frustrato e ciò lo porta ad essere quasi “bipolare” nelle dichiarazioni.

Un Hamilton troppo “bipolare” in Ferrari – foto: Scuderia Ferrari
Dopo l’inferno passato in Mercedes dal 2022 in poi è chiaro che il Sir avesse bisogno di una nuova motivazione per andare avanti. Alla soglia dei 40 anni ha deciso di coronare il sogno in rosso, iniziando un’avventura completamente nuova. I Tifosi gli hanno fatto sentire il proprio sostegno sin dal primo test di gennaio a Fiorano. Un entusiasmo che si è protratto sino alla presentazione della vettura, dove Vasseur e Leclerc avevano affermato di puntare ad entrambi i titoli. Nella Gestione Sportiva, ora denominata SF, c’era molta positività su questo progetto.
Purtroppo però sono man mano emerse delle criticità riguardanti soprattutto la meccanica della sospensione posteriore. Ora il team ci sta lavorando ma è in dubbio che questa stagione sia già da considerarsi fallimentare. I risultati non arrivano e la Rossa è stata quarta forza in quasi tutte le piste di questi primi 10 GP. Mettiamoci poi le voci sul possibile addio di Vasseur e tutto diventa ancora più difficile da mandar giù, sia per fan che per la squadra. Tra tutti, Hamilton. L’inglese sembra passare dall’essere troppo euforico e troppo pessimista in un lasso di tempo brevissimo.
La doppia faccia di Hamilton in Ferrari
“È stata una sensazione fantastica. Non ricordo di aver fatto una gara così, in cui si guadagna terreno, forse l’anno scorso, ma questa volta è diversa perché sono io nella macchina rossa. La macchina mi ha dato delle sensazioni grandiose, penso che pian piano stiamo arrivando”. Queste sono state le parole di Hamilton dopo la gara ad Imola, dove terminò in quarta posizione partendo dodicesimo. Il britannico sembrava infatti galvanizzato dalla buona prestazione, mostrando un entusiasmo incredibile.
“È stata una giornata difficile, non c’è altro da aggiungere, è stata terribile. Non ha senso spiegarlo, non so proprio cos’altro dire.. Dobbiamo analizzare tutto e trovare la direzione giusta. C’è molto su cui lavorare“. Ecco queste invece sono le dichiarazioni del #44 dopo il GP di Spagna. Per carità l’umore del pilota cambia da gara a gara in base a quanto si riesce ad ottenere. Eppure affermare che Ferrari stia facendo progressi ad Imola e dire poi quasi l’opposto in Catalogna, è strano.
Facendo un passo indietro proprio al sabato di Barcellona, possiamo comprendere come Hamilton abbia invitato la squadra di Maranello a lasciare stare questa macchina per concentrarsi sul 2026: “Se devo essere onesto, non so quali aggiornamenti ci saranno in arrivo. Non abbiamo un aggiornamento da un po’ di tempo e continueremo a spingere con quello che abbiamo. Dobbiamo concentrarci sul prossimo anno. Così, quando arriveremo all’anno prossimo, avremo la macchina che vogliamo veramente”.
Tutto cambia però nel post gara in Canada, dove torna a chiedere a gran voce le novità tecniche sulla SF-25: “Abbiamo davvero bisogno di un aggiornamento e ci sono molte cose che devono cambiare se vogliamo essere competitivi. Il team non parla molto degli aggiornamenti, io li sto richiedendo. Credo che la prossima settimana ci sia qualcosa in arrivo, spero. Ma non so se sarà molto”.
Ma Lewis conosce il piano degli aggiornamenti?
Facendo riferimento alle frasi riportate in precedenza, sembra infatti che Hamilton non sappia neanche su cosa il team stia lavorando. Si prevede che arriverà una sospensione posteriore evoluta e un pacchetto di novità aerodinamiche tra Austria-Gran Bretagna-Belgio. Per non parlare poi del repentino e continuo cambio di idea sugli sviluppi della SF-25. Un 7 volte campione del mondo dovrebbe mantenere la calma. Probabilmente questi comportamenti sono dovuti anche alla consapevolezza che il tempo sta per scadere. Lui vuole tornare a vincere, ora. Non ha tempo per aspettare.
Da fuori è difficile comprendere tutto ciò. Anche perché le sue parole “enigmatiche” riguardanti la mentalità e l’organizzazione della squadra sono preoccupanti e non poco. Pare infatti che Hamilton si sia accorto delle innumerevoli cose che non vanno all’interno della fabbrica di Maranello. Ora vuole farsi leader e portare un cambiamento effettivo, ma sinceramente è dura immaginare uno scenario simile. Una cosa è certa. Un Lewis così “bipolare” non è utile alla causa Ferrari. C’è bisogno del suo spirito combattivo anche davanti alle telecamere e non solo all’interno. Non si può passare dalla contentezza alla ‘depressione’ in un lampo.
Si spera che, una volta debuttati gli aggiornamenti, ritroveremo il campione sia in pista che fuori. Altrimenti l’avventura in rosso potrebbe diventare soltanto il capitolo più triste della sua storia…
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari