Hamilton parla troppo davanti ai microfoni? E la storia dei dossiers consegnati ai vertici per la ‘rivoluzione’ Ferrari

da | Lug 28, 2025

Hamilton prima del Belgio ha affermato di aver consegnato dei dossiers per i cambiamenti che vorrebbe in Ferrari nel 2026, ma queste non sono cose che andrebbero tenuto segrete?

Non c’è alcun dubbio che Lewis Hamilton stia cercando di cambiare Ferrari dalle sue fondamenta, soprattutto dal punto di vista organizzativo e gestionale; il britannico avrebbe infatti redatto dei dossiers consegnati alla dirigenza dove esprime i cambiamenti che vorrebbe a partire dalla prossima stagione. Anche se in molti hanno storto il naso vista la troppa esposizione del pluricampione davanti alle telecamere.

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Hamilton pronto per salire a bordo della sua SF-25 – Credit: Getty Images

“Dopo le prime gare ho compilato un documento dettagliato. Durante la sosta ne ho fatti altri due. Ho scritto di modifiche strutturali che dobbiamo affrontare come squadra per migliorare, e di tutte le aree in cui bisogna crescere. In un altro file invece dei problemi dell’attuale monoposto e delle cose da sistemare su quella del 2026. Stiamo spingendo molto forte. Il mio compito è stimolare ogni area, ogni membro del team”. Queste in particolare le parole di Hamilton durante la conferenza stampa alla vigilia del Belgio, ma andiamo ad analizzare anche altre opinioni.

“Quello che io faccio fatica a capire di Hamilton…”

ZAPELLONI: “Anche Schumacher portava il suo pensiero all’interno del team, ma non lo raccontava fuori. Ed è ciò questo che dà fastidio”. 

MIYAKAWA: “Il discorso dei dossier l’ha detto visto che lui è abituato così. Lui comunica tramite una serie di messaggi scritti molto precisi, dunque il proprio pensiero riportato alla Scuderia è il valore aggiunto di Lewis”. 

BOBBI: “Non è più come l’epoca in cui i piloti avevano un impronta così importante nel design della macchia. Ora il pilota può dare delle volontà di caratteristiche che vorrebbe o meno, ma dopo il pilota vale meno che zero. Nella parte gestionale delle macchine in pista lui invece porta un grande plus, visto che viene da un team anglosassone che ha vinto recentemente. Dunque ben venga l’input di Lewis e sono felice che lo apporti. Quello che io ho fatto fatica a capire è quando va davanti ai microfoni, visto che dice una cosa ed il giorno dopo afferma il contrario. Dopodiché massimo rispetto per lui”.

Queste le parole pronunciate da Matteo Bobbi, Mario Miyakawa ed Umberto Zapelloni ai microfoni di Race Anatomy dopo il GP del Belgio. Le opinioni su Hamilton sono alquanto diverse, ma è indubbio il fatto che il britannico stia cercando in tutti i modi di farsi sentire dai piani alti. Il fatto che dica al mondo cosa stia facendo può essere parte della sua personalità, ma può apparire come un tentativo di ‘urlo’ derivante dal fatto che si senta troppo poco ascoltato. La situazione non appare chiara e le stesse parole di Hamilton a volte sviano, in quest’ultimo periodo troppo spesso. L’unica speranza che possiamo riversare è sul fatto che la sua ‘rivoluzione in atto’ funzioni, visto che se non si vince da venti anni un problema sicuramente sussiste. Hamilton può aiutare a risolvere i problemi del Cavallino Rampante? Solamente il tempo ce lo dirà.

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Credit Copertina: Eurosport