Hamilton torna sulla strategia in Austria e sulle incomprensioni con Adami: “Non vorrei arrivare al punto di…”

da | Lug 3, 2025

Alla vigilia del GP di Gran Bretagna, Hamilton è tornato a parlare della strategia adottata da Ferrari in Austria e del suo rapporto con il suo ingegnere di pista, Adami

Lewis Hamilton ha terminato il GP d’Austria in quarta posizione con una gara abbastanza anonima vista la poca competitività della Mercedes di Russell e visto che il sette volte campione non ha dimostrato ancora di avere lo stesso passo di Charles Leclerc, che ha terminato davanti a lui; tuttavia il britannico è tornato a parlare della strategia austriaca e di quello che si aspetta da Ferrari e Riccardo Adami.

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Hamilton in compagnia di Adami – Credit: Getty Images

Nel corso delle ultime gare stagionali Hamilton è sembrato avere sempre più confidenza con la sua SF-25. Nonostante le difficoltà di inizio stagione, il percorso di ambientamento dell’inglese sta migliorando sempre di più. Ai due alfieri ferraristi ora serve solamente una vettura competitiva per far valere le loro abilità, sperando che i prossimi aggiornamenti possano portare sulla strada giusta.

Hamilton ritorna sull’Austria: “Non sono qui per finire terzo o quarto”

“Proprio un’ora fa ne ho parlato. Ne ho parlato dopo la gara e poi abbiamo avuto il tempo di rifletterci. Credo che l’obiettivo della squadra fosse assicurarsi il terzo e il quarto posto, il che va benissimo. Ma ho detto che non sono qui per partire quarto e finire quarto. Sto correndo per ogni piccolo vantaggio che possiamo ottenere. In quello scenario ci avevano messo esattamente sulla stessa strategia. Credo che entrambi abbiamo scelto media, dura, media. Io avrei fatto media, media, dura. Così almeno sarei stato compensato alla fine. Non vorrei mai fare la stessa cosa del mio compagno di squadra, mai.”

Questo il punto di vista del pluricampione inglese, che sta cercando di trasmettere la sua mentalità alla Scuderia di Maranello. Alla fine delle sue considerazioni Hamilton ha voluto anche parlare del suo dialogo con Adami relativo proprio alla strategia adottata in Austria.

“In quell’ultimo stint, ad esempio, non eravamo sotto pressione da parte delle vetture dietro. Ci hanno detto ‘saresti stato superato da Charles alla fine’. Ho detto ‘beh, ci sarebbe potuta essere la Safety Car’ e a quel punto non c’era alcun rischio nel rischiare. Ho detto che non voglio arrivare al punto di ignorarti, quindi quello che stiamo facendo è lavorare sulla nostra comunicazione. Stiamo ancora imparando a conoscerci e a capire come ci piace operare, ma questo è ovvio.”

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Credit Copertina: Getty Images