Il nostro piccolo omaggio al creatore del sogno che rappresenta oggi la nostra passione più grande ed indescrivibile, il grande Enzo Ferrari
Enzo Ferrari se ne andò da questo mondo il 14 agosto del 1988, seppur le prime notizie sulla sua scomparsa arrivarono come da sua volontà ad esequie avvenute il giorno successivo, anche se visto il Ferragosto i giornali annunciarono la sua dipartita solamente il 17 agosto; ovviamente il Drake è un personaggio che ha inevitabilmente cambiato la storia ed ecco il nostro omaggio nei suoi confronti.

Enzo Ferrari ed il nostro omaggio nell’anniversario della morte – Credit: Eurosport
“É il giorno dell’anno che odio di più. Persino io sono costretto a non andare in ufficio, il 15 agosto. Tanto, non ci troverei nessuno“. Bastano queste poche affermazioni per comprendere chi fosse Enzo Ferrari. Un uomo che ha combattuto e dato tutto tutto per il suo sogno. Si dice spesso che se si fa quel che si vuole della propria vita non si lavorerà neppure per un giorno, ma ci sarà solamente da goderne. Ed è proprio questo in cui il Commendatore è riuscito fino alla fine dei suoi giorni.
Enzo, tra sogno e sacrificio
Molto spesso tendiamo a considerare i personaggi di successo come fini a sé stessi, non si ragiona sul percorso che li ha portati dove si trovano. Sono visti solamente come pure figure, senza l’attribuzione di un vero e proprio significato. Tuttavia solamente con un’attenta analisi si riesce a comprendere quanto hanno realizzato. I sacrifici che hanno dovuto fare ed i sogni che hanno dovuto portare avanti nonostante anche loro abbiano fallito. E questo è anche il caso di Enzo Ferrari. Nato da una famiglia modenese di modeste condizioni e che sin dall’inizio della sua vita ha compreso il significato della parola sofferenza, quella che oggi manca molte volte nel nostro vocabolario. Ma è nelle condizioni più complicate che nascono le cose più belle, i sogni, ed Enzo sin da bambino si innamora della macchine e vuole diventare un pilota.
Riuscirà nel suo intento, ma le difficoltà saranno all’ordine del giorno. Dopo l’inferno del primo conflitto mondiale si reca a Torino per essere assunto come pilota dalla FIAT, che però gli risponderà di no. Enzo ovviamente è triste e deluso, si siede su una panchina al Parco del Valentino e piange. Sarà un piccolo fallimento sì, ma che poi costituirà la base del suo successo. Ferrari non molla, due anni dopo inizierà a correre con l’Alfa Romeo e qui inizierà una lungo percorso che lo porterà alla gestazione della sua Scuderia. Non arriva però tutto con uno schiocco di dita, il futuro Drake fa la gavetta prima di arrivare al successo, lavora e porta avanti i suoi sogni con totale dedizione e sacrificio. Porta avanti la sua passione, l’automobile. Comprende di essere un ‘agitatore di uomini’, modella il suo sogno e lo sviluppa con una cura maniacale.
Potremmo spendere altre mille parole per descrivere la grandezza di quest’uomo, ma il concetto che vogliamo trasmettere è uno solo. Credete ad ogni costo nei vostri sogni e sacrificatevi per raggiungerli, sputate sangue e sudore se necessario per non aver alcun rimpianto. Enzo ha scritto la storia non facendo nulla di particolarmente complicato, ma partendo da questi due concetti. Tutto il resto è stata semplicemente una conseguenza, l’amore e la passione hanno fatto il resto. Quindi provateci ad ogni costo e senza mai mollare, ricordando che dai momenti più difficili nascono le cose più belle.
Forza Ferrari, sempre.
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Credit Copertina: Getty Images