C’è chi crede che la Ferrari stia prendendo delle decisioni che svantaggiano Hamilton perché “si fidano più di Leclerc”: ecco il motivo
La Scuderia di Maranello sta sicuramente cercando di ‘avvantaggiare’ Charles Leclerc in un certo senso ma perché ha più fiducia in lui, mentre Hamilton non ha tutto il supporto della Ferrari per un semplice motivo che scaturiscono varie decisioni.
Abbiamo visto come il dualismo tra Leclerc e Hamilton abbia sicuramente aiutato la rossa a crescere con la comprensione della vettura e nelle performance in pista. Il monegasco ha avuto sicuramente un vantaggio ad inizio stagione perché già ben integrato nel team e con procedure già standardizzate da anni. Il sette volte campione ha invece dovuto affrontare un lungo percorso di adattamento, anche con il nuovo ingegnere di pista Riccardo Adami. Ora hanno delle prestazioni simili, con distacchi decisamente ridotto rispetto a prima. Eppure c’è chi crede che Ferrari ancora non si fidi di Hamilton quando c’è da “andare a caccia”. Ecco le parole di Giorgio Terruzzi, Stefano Nicoli e Pino Allievi nel podcast ‘Terruzzi Racconta’.
Allievi: “Hamilton ci ha messo 20 gare per fare qualcosa”
TERRUZZI: “Si fidano più di Leclerc, giustamente, quando c’è da andare a caccia“.
NICOLI: “Non riesco a darvi torto, però secondo me, anche per un discorso di fiducia l’avrebbero tenuto davanti [in Messico, ndr.]. Hamilton, a giochi non dico ormai conclusi sotto tantissimi punti di vista, andava bene questo fine settimana. Lui ha detto di recente che la macchina del 2026 sarà figlia di un modo di vedere le cose diverso. Si lascia un minimo di sospensione del giudizio per onore di palmares. Io sul 2025 di Hamilton sorvolo e aspetto di vederlo nel 2026″
ALLIEVI: “Tiriamo le somme. Hamilton ci ha messo 20 gare per fare qualcosa con la Ferrari”.
E’ indubbio che Hamilton abbia impiegato molto tempo per essere effettivamente competitivo. Non essere ancora salito sul podio, battendo addirittura il primato di Pironi di 18 gare non è un dato esaltante. Leclerc è ancora più veloce e quando c’è bisogno di portare a casa il risultato ci si affida a lui. Con questo dobbiamo anche tenere in considerazione che le vetture ad effetto suolo non sono mai state le monoposto preferite del Sir. Il ritorno del fondo piatto può sicuramente aiutarlo nel 2026 ma lì dovrà dimostrare anche che il suo ‘input’ è stato utile.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari