Sir Lewis Hamilton a 360°: gli spunti più interessanti di una nuova intervista, tra Ferrari e progetti futuri
Ferrari, famiglia, idoli e una nuova vita: in un’intervista al Corriere della Sera precedente al Gran Premio inaugurale di Melbourne, Lewis Hamilton ha trattato molti aspetti della sua vita pubblica e privata.

Lewis Hamilton nel GP d’Australia – foto: Scuderia Ferrari
L’avventura del sette volte campione del mondo è ormai iniziata da qualche settimana: la prima gara del Mondiale lo ha visto concludere al 10° posto nel GP d’Australia. Durante il weekend, il britannico ha concesso un’intervista al Corriere della Sera, che ha toccato ogni sua area di appartenenza.
Hamilton: “Obiettivo Titolo Mondiale. Voglio diventare papà”
Il suo primo ricordo della Ferrari risale “all’epoca Schumacher” e ancora prima “a qualche film”. Riguardo il film sulla F1 con Brad Pitt (di cui è produttore): “Esperienza incredibile, Brad ormai è un ottimo pilota. La prima volta abbiamo guidato insieme tutto il giorno”.
Il rapporto con i suoi genitori sembra esser rinato dopo il trasferimento a Maranello: “I miei hanno sacrificato tutto per me. Sì, è la prima volta dopo tanto tempo che mamma è felice di vedermi correre, di solito non lo è mai”.
Il britannico si immagina padre un giorno: “Se avessi un figlio avrei tutti gli occhi su di lui perché amo i bambini, anche se ora l’unico obiettivo è vincere il Mondiale e migliorare con la squadra. Ammiro chi riesce a fare il proprio lavoro al meglio e a crescere anche dei figli, ma non ho rimpianti e sono felice dove mi trovo. In futuro mi piacerebbe molto diventare padre“.
Milano è stata una delle sorprese più piacevoli dall’arrivo in Italia: “Mi ha aperto gli occhi. Ho visto bellezze mai notate prima, forse perché camminavo a testa bassa. Le ultime volte che sono stato a Milano, invece, ho cercato di dimenticare il telefono per essere presente e per lasciarmi trasportare dall’energia“.
“Gandhi e Mandela sono i miei modelli al di fuori dello sport. C’è anche gente che ho conosciuto e frequento come Michelle Obama e Mellody Hobson, mia socia nei Broncos…è come una sorella maggiore, una guida: se mi viene un’idea la chiamo”.
L’obiettivo è, senza nascondersi, quello di vincere il Mondiale: “A fine stagione sarei felice se arrivassi primo. Sia io che la Ferrari vogliamo vincere, dato che insegue il mondiale costruttori da un po’. Ovviamente è presto per fare pronostici ma voglio crescere e migliorare al contempo il mio italiano”.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari