Perché Hamilton ha parlato di “trapianto al cervello” in merito alle difficoltà riscontrate sulla SF-25?

da | Apr 20, 2025

Hamilton sta affrontando molte difficoltà in questo inizio di stagione al volante della SF-25, ma perché ha parlato di “trapianto al cervello”?

Il sette volte campione non sta certamente affrontando un periodo facile in Ferrari, con una SF-25 che non lo aiuta affatto; ad Hamilton servirebbe un “trapianto al cervello” per adattarsi ed il perché di queste parole da parte del britannico.

hamilton trapianto cervello

Hamilton nell’abitacolo della sua SF-25 – Credit: Getty Images

Hamilton e la Ferrari. Un matrimonio che è arrivato nel 2025 dopo essere stati rivali per tanti anni. Le aspettative del Cavallino Rampante erano superiori e anche quelle dell’inglese. Il quadro tecnico della SF-25 è molto complicato, con evidenti carenze relative alla meccanica posteriore. Tutto ciò, nelle curve lente dove conta la trazione, si traduce in decimi persi. Il Sir sta faticando ad adattarsi a queste problematiche, al contrario dell’incredibile resa di Leclerc. Lewis ha concluso le qualifiche in Arabia Saudita in settima posizione e svilito dal feeling con la sua vettura.

Hamilton: “So che i tifosi non sono contenti. Non lo sono neanche io”

“Devo fare un respiro profondo. So che i tifosi non sono contenti. Sono sicuro che neanche la squadra è contenta. E sono certo che neanche i capi sono contenti. E nemmeno io sono contento dei miei risultati. Tutto quello che posso fare è continuare a credere in me stesso, rimanere positivo e continuare a lavorare. Ed è quello che sto cercando di fare”

Alla domanda, riportata da Race Fans, in cui gli è stato chiesto cosa gli servirebbe per adattarsi alla SF-25 Hamilton ha risposto così: “Un trapianto di cervello”.

“C’è qualcosa che succede quando arrivo in Q3. Qualcosa di strano, o è il giro d’uscita o l’aver consumato troppo o troppo poco le gomme. Inizio il mio giro e il distacco è più ampio di quanto dovrebbe essere. Io ho lavorato e ho cercato di… Ma non viene più tutto facile come una volta. Un tempo veniva tutto semplice, ma al momento non è così”.

E’ chiaro che tutte le operazioni dopo aver passato 12 anni in Mercedes erano diventate un automatismo. Mentre adesso Lewis deve pensarci due volta prima di fare qualcosa trovandosi tra le mani una vettura che non conosce e che allo stesso tempo non gli consente di avere fiducia. Sta anche e soprattutto nelle mani di Ferrari dargli l’opportunità di avere una vettura che lo possa aiutare, sperando che possa essere trovato il giusto equilibrio.

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 Credit copertina: Getty Images