Perché la SF-25 non ha fatto progressi: la colpa è di Ferrari che non ha sviluppato un’area chiave in cui ora Red Bull e Mercedes fanno la differenza
La Scuderia Ferrari è al momento la quarta forza in pista senza aver fatto progressi, con diversi team minori che hanno fatto meglio della rossa negli ultimi appuntamenti: la SF-25 non ha subito sviluppi in un’area chiave che ora è diventata cruciale per le performance di Red Bull e Mercedes.
George Russell ha vinto la gara a Singapore con un considerevole vantaggio. Ferrari ne è rimasta sorpresa perché si aspettava che la ‘freccia d’argento’ soffrisse le alte temperature. Durante il weekend abbiamo notato come la flessione delle ali anteriori sulla vettura tedesca è ri-diventata notevole. Ricordiamo che la direttiva FIA che ha inasprito proprio la flessibilità degli alettoni dal GP di Barcellona.
Se prima gli alettoni potevano deformarsi di circa 20 mm ora non superano i 15, facendo quindi aumentare la rigidezza del 32%. Il secondo test vede la concentrazione di due carichi da 1000 N ad ognuno dei due lati dell’avantreno. In quest’area la flessione consentita è stata ridotta del 50%, passando da 15 a 10 mm. L’ultimo controllo ha apportato modifiche all’elemento più superiore dell’ala, il quale si deforma visibilmente nelle varie clip osservate. In questa zona è posta una forza di 60 N, ovvero 6 kg, su tutto l’elemento interessato. La flessibilità è passata da 5 a 3 mm, irrigidendo la soluzione del 66%.
Ferrari ha smesso di ricercare il limite nella flessibilità, un grave errore
Secondo quanto riportato da Rosario Giuliana su The Race, la Ferrari non ha continuato lo sviluppo dell’ala anteriore, abbandonando i suoi sforzi nella flessibilità controllata. Di conseguenza, l’ala della SF-25 è rimasta praticamente invariata dalla versione introdotta in Spagna. Lo sviluppo infatti è stato concentrato sullo studio e la progettazione della sospensione posteriore evoluta. Quest’ultima avrebbe dovuto garantire stabilità in frenanta e trazione, aiutando i piloti a trovare maggior feeling. Le prestazioni sono però rimaste invariate, con un peggioramento notevole nella media punti dopo l’introduzione della novità a Spa, in Belgio.
Il Direttore Tecnico Loic Serra ha anche deciso di bocciare l’ultimo fondo già prodotto e previsto per la gara di Baku. Gli upgrades aerodinamici avrebbero potuto garantire un abbassamento del tempo sul giro. Il non concentrarsi sulla flessibilità mostra ora i suoi lati negativi, con Mercedes e Red Bull che hanno trovato altra performance da estrarre grazie a quell’area da sempre fondamentale per il bilanciamento della monoposto. Ovviamente la Scuderia non può fare un passo indietro e tornare alla vecchia configurazione nella meccanica al retrotreno, ma ormai la SF-25 non può dare più nulla.
I problemi alla tavola del pattino sono irrisolvibili. Aver voluto investire sulla sospensione ha limitato le possibilità della rossa. Ora anche il terzo posto nella classifica costruttori è a rischio. Nel frattempo il progetto 2026 prosegue, ma se il gruppo non sarà all’altezza allora la Ferrari che verrà sarà anch’essa deludente. Il prossimo anno si decide il futuro della rossa in F1.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari