Enrico Gualtieri ha parlato del motore della nuova Ferrari SF-25 e dell’impatto che esso avrà all’interno della nuova monoposto: segnali positivi?
Gualtieri spiega il funzionamento della Power Unit Ferrari che spingerà la SF-25; ci sono grandi cambiamenti con il motore dello scorso anno? Una piccola modifica riguarda l’elettronica. Ecco i dettagli.

Enrico Gualtieri, direttore tecnico della Power Unit – foto: Motorsport.com
Che tipo di lavoro hanno svolto i motoristi di Maranello per il 2025
Secondo l’ingegnere italiano, a causa delle Power Unit congelate e senza aggiornamenti, il contributo dell’area motori, in questa generazione di vetture ad effetto suolo, è minore.
“In ottica 2025 stiamo cercando di adattare il nostro modo di gestire il propulsore in base alle diverse condizioni che possiamo aspettarci per il weekend di gara”.
Gualtieri non crede ci siano molte differenze rispetto agli anni in cui era permesso introdurre nuovi aggiornamenti. Ricordiamo che prima era possibile evolvere le prestazioni della PU.
“Non si tratta di nulla di comparabile rispetto a quanto eravamo abituati a fare quando lo sviluppo era libero. È solamente qualcosa che possiamo curare per ottenere l’ultima parte del potenziale di prestazioni perse nelle ultime stagioni”.
Nessuna modifica è stata fatta per necessità aerodinamiche, dato che già nel 2022 la Power Unit era stata progettata in modo tale da offrire quanta più libertà possibile agli ingegneri di Maranello.
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“Non abbiamo spostato nulla di ciò che avremmo potuto cambiare, visto che già dal 2022 stavamo cercando di avere una disposizione tale da aver il minor impatto possibile all’interno della vettura e capace di lasciare piena libertà agli aerodinamici“.
Il Reparto Motori della Scuderia ha l’obiettivo chiave di prevenire ogni tipo di surriscaldamento:
“Quello che cerchiamo sempre di fare è prevedere qualsiasi tipo di condizione di raffreddamento che potremmo aver in futuro, dettata dall’aerodinamica o dall’assetto“.
L’unico cambiamento sulla Ferrari, fa sapere Gualtieri, è di natura elettronica grazie al permesso di utilizzare un token da spendere sul software dell’ERS.
“È solo un’omologazione in termini di software. Ovviamente ciò non è legato a nulla in termini di prestazioni” ha concluso.
fonte: ferrari.com – Credit Copertina: Scuderia Ferrari
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