“Abbiamo scelto di fermare lo sviluppo della SF-25 prima…”, Togninalli evidenzia i problemi Ferrari paragonando McLaren

da | Ott 21, 2025

Matteo Togninalli ha svelato i motivi che si celano dietro allo stop dello sviluppo sulla SF-25, con un particolare paragone tra Ferrari e McLaren

L’attuale Responsabile degli Ingegneri in pista, Matteo Togninalli, ha parlato di tante problematiche legate non solo alla prestazione della SF-25 ma anche a tutti gli altri aspetti su cui Ferrari fa molta fatica: il tecnico italiano ha anche paragonato la rossa a McLaren, ecco perché.

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Nelle scorse settimane è emersa un’indiscrezione che vedeva una possibile lite tra Fréd Vasseur e Matteo Togninalli  in seguito al GP di Singapore. Il guasto ai freni avuto da Hamilton a causa delle alte temperature era dovuto a scelte tecniche fatte durante il weekend. Il colpevole in questo caso è proprio l’italiano, il quale si occupa di capire che direzione prendere in termini di assetto. L’episodio avrebbe scatenato la furia del Team Principal. Il tutto però sarebbe stato smentito da Ferrari stessa. Il quadro tecnico della SF-25 è ormai desolante, anche per la decisione di abbandonare gli sviluppi prima dei rivali. La risalita avvenuta nel weekend di Austin fa ben sperare per le restanti gare del 2025?

Togninalli: “Fermare lo sviluppo un pacchetto prima può fare la differenza”

“Come ha detto spesso Fred, fatichiamo a mettere tutto insieme. Tutto vuol dire tutto. Non un solo aspetto o una persona. Il team è un pacchetto completo, è come un orchestra. Poi, come detto, abbiamo scelto di fermare lo sviluppo forse prima di altri nostri avversari e in questo momento tra P2 e P7 c’è differenza di 1-2 decimi. Siamo tutti molto compatti. Fermare lo sviluppo un pacchetto prima può fare la differenza e rendere tutto più difficile. Quindi, se unisci le due cose, ti manca un po’ di performance e cerchi di recuperarla in pista, ma rischi poi di sottoperformare e non mettere tutto insieme”. Queste le parole di Togninalli riportate da AutoRacer.it.

Ricordiamo che a Maranello, sotto la guida di Loic Serra, hanno preferito concentrarsi sulla sospensione posteriore evoluta e bloccare tutti gli aggiornamenti aerodinamici. Un fondo già programmato per Baku è stato bocciato. In questa F1 non c’è molto da estrarre dalla meccanica, ma è solo dagli upgrades aero che si riesce a migliorare le performance della monoposto. Un errore che oggi pesa molto a Ferrari, visto che spesso si è ritrovata dietro anche a Sauber, Williams e Racing Bulls. 

“A Baku potevamo fare meglio e a Singapore anche avevamo più potenziale. L’ultimo giro di Charles era da P2/P3 per esempio e se parti davanti a Singapore finisce davanti. Dobbiamo rimanere calmi e fare del nostro meglio e prendere le opportunità che ci saranno”. Ascoltare parole diverse che non siano quelle di Vasseur è sicuramente un bene, ma Togninalli qui ha seguito anch’egli la storiella del ‘potenziale’. Certo la macchina aveva del margine a Baku, ma se un piccolo calo di temperature rende la SF-25 inguidabile allora c’è qualcosa che non va.

Il paragone ‘senza senso’ di Togninalli tra Ferrari e McLaren

Il bilanciamento non è il più semplice. Se guardiamo la McLaren MCL39 è incredibile. Non sono forti perché hanno chissà quanta più forza o downforce, ma è più guidabile. Puoi migliorarla con il setup ed alcune modifiche, ma poi ciò è anche parte integrante della macchina e del suo comportamento. La nostra è abbastanza difficile e quindi siamo più esposti agli errori. I piloti devono fare più sforzi per arrivare ai risultati. Poi le gomme sono molto sensibili e quindi ogni piccolo errore, bloccaggio o sovrasterzo costa performance. Se la macchina è al limite, usi di più le gomme e quindi le perdi. È vero per tutti, ma una macchina più guidabile è più gentile sulle gomme e così via”.

Il Responsabile degli Ingegneri in pista ha poi voluto fare un confronto tra il bilancio della Ferrari e McLaren. Dire che la monoposto color papaya ha ‘semplicemente’ più guidabilità è banale. Una piattaforma che funziona così bene, in ogni tipo di condizione e tracciato, è frutto di un lavoro ricercato e minuzioso. La SF-25 è stata vicina alla MCL39 soltanto al simulatore. Ad Austin sembra che tutto sia andato al posto giusto ed il fine settimana texano ha sorriso alla rossa. Ma non ci si deve dimenticare delle brutte performance mostrate nell’arco dell’anno. Un progetto sbagliato che resterà tale, sperando che nel 2026 non vengano commessi gli stessi errori. Il primo a sperarlo deve essere Vasseur, il quale verrà altrimenti rimesso in discussione.

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Credit Copertina: Scuderia Ferrari