Leo Turrini si dimostra sempre più critico nei confronti di Hamilton dopo l’ennesima débacle in Ungheria, con il britannico che ora deve fare una sola cosa…
In Ungheria è arrivata l’ennesima prestazione deludente da parte di Hamilton, che nonostante la vettura non di certo semplice da guidare non riesce in alcuna maniera a stare al passo con il compagno di squadra; per questo motivo il giornalista Leo Turrini si è detto sempre più perplesso e critico della situazione, che dovrà essere risolta il prima possibile visto che insostenibile.

Leo Turrini parla delle situazione inerente ad Hamilton – Credit: Rossi Enrico
I dolori per Lewis Hamilton in Ungheria sono arrivati già durante le qualifiche. Il sette volte campione si è qualificato solamente dodicesimo, non c’entrando l’accesso in tra i primi dieci. Mentre Leclerc con un guizzo è riuscito a piazzare la sua SF-25 in pole position. Certamente questo risultato ha aggravato la situazione dell’inglese, che in gara non è riuscito a fare di meglio. Infatti ha terminato fuori dalla zona punti, nella posizione in cui era partito.
Turrini sulla questione ‘Hamilton’
“Inutile girarci intorno: adesso, agosto 2025, la Ferrari corre con un driver solo. Nel senso che Hamilton non c’è. E’ come la temperatura di Ulan Bator nell’antico bollettino dei naviganti di Radio Rai: non pervenuto. Ora, per una infinità di motivi Lewis merita il rispetto di tutti. Ha fatto la Storia, e’ la Storia. Infierire sulla crisi è pesante anche a livello umano: escludo che il personaggio sia indifferente alle figuracce che sta rimediando”.
Queste le prime considerazioni di Turrini sul suo blog Profondo Rosso. In effetti le parole del giornalista sono giuste, Ferrari in questo momento non sta trovando l’apporto in pista del pluricampione britannico. E ciò è piuttosto grave visto che uno con la sua esperienza avrebbe dovuto scogliere i nodi già da tempo e non finire una crisi che sembra quasi irrisolvibile. Ad inizio giugno abbiamo parlato delle difficoltà di Hamilton negli ultimi anni e con le vetture ad effetto suolo soprattutto. Non ci aspettavamo il pilota degli anni migliori, ma nemmeno una condizione del genere.
“Però, c’è un limite. Se Leclerc lotta per pole e podio, Hamilton deve essere lì vicino. Deve, esatto: se no non si comprende perché abbia scelto Maranello e la Rossa. Come già mi è capitato di scrivere, solo Lewis conosce la verità. Ne ha ancora? Se si’, lo dimostri. Senza ricorrere a messaggi criptici, che lasciano perplessi anche quanti gli vogliono bene”.
LEGGI: Salgono le pole position non convertite da Leclerc, ma ecco perché la colpa non è sua
Seguici sui tutti i nostri social: TikTok – Instagram – X
Credit Copertina: Scuderia Ferrari