Continua a far discutere la mancata scia di Hamilton a Leclerc nelle qualifiche di Monza ed anche Turrini non le manda a dire al britannico: le sue parole
Durante le qualifiche del sabato ci si aspettava una scia di Hamilton (vista la penalità di cinque posizioni in griglia) a Leclerc per cercare l’assalto alla pole position davanti alla marea rossa di Monza, ma tuttavia non c’è stato alcun gioco di squadra e anche le parole del sette volte campione del mondo hanno sorpreso in questo senso; con Leo Turrini che ha duramente criticato l’atteggiamento del britannico.

Turrini critica Hamilton per la questione di Monza – Credit: Rossi Enrico
Ferrari per Monza aveva deciso di optare per un assetto molto scarico per tentare di portare a casa una pole position. Che seppur le poche speranze di vittoria avrebbe quantomeno dato qualche possibilità in più alla Scuderia di Maranello. Tuttavia però non si è voluti nemmeno provare ad andare a prendere un risultato che costituiva un chiaro obiettivo per gli uomini in rosso e ciò ha innescato una serie di discussioni.
Hamilton e la ‘questione’ scia
TURRINI: “Il giovedì Hamilton ha detto di mettersi a disposizione per un’eventuale scia, poi arriva il sabato e non lo fanno. Lui ti spiega dopo non averlo fatto che non l’ha mai fatto in vita sua. Io gli risponderei: ‘Guidavi una Ferrari a Monza, poi Leclerc non è Bottas’, per cui è stata una soluzione incomprensibile”.
ZAPELLONI: “Era una cosa che non potevi assolutamente chiedere senza la penalità di Hamilton. Ma visto che era penalizzato e visto che a Monza una pole conta, anche dal punto di vista emotivo, poi magari in gara qualche chance in più sul podio la potevi avere, poteva valerne la pena. Anche perché Hamilton non sarebbe stato penalizzato se fosse stato davanti a tirare la scia, avrebbe fatto la sua prestazione. Ma allo stesso tempo avrebbe dato a Leclerc la possibilità di giocarsi veramente la pole”.
MIYAKAWA: “In una situazione normale devono andare da Hamilton e dirgli che deve dare la scia a Leclerc. Ma come dice Umberto, in una situazione come quella di Monza, dove è anche penalizzato, dovrebbe diventare tutto più semplice. Dopodiché l’esecuzione è un altro discorso, visto che non è scontata ed a volte prendi una scia casuale che ti funziona benissimo. Quindi l’esecuzione è un’altra cosa”.
Questo il pensiero dei tre personaggi menzionati nell’ultima puntata di Race Anatomy. Certamente la questione è più complicata dal punto di vista prettamente ‘politico’ e ci saranno state altre considerazioni dietro la scelta presa da Ferrari. Anche se secondo il nostro punto di vista è inaccettabile non provare ad ottenere il miglior risultato possibile, non è nel DNA della Formula 1 e soprattutto in quello del Cavallino Rampante. E proprio quest’ultimo negli ultimi tempi si sta trasformando in un qualcosa di troppo distante rispetto all’obiettivo prefissato alla sua nascita, quello di vincere. Mentre adesso invece adesso sembra contare soprattutto quello che avviene fuori dalla pista.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari