Fréd Vasseur è davvero il problema della Ferrari oppure è solo un capro espiatorio che si trova in difficoltà; la questione sollevata da Pino Allievi.
Il Team Principal della Scuderia Ferrari è davvero considerabile il problema principale oppure si sta perdendo di vista la situazione alquanto complicata in cui si trova; forse Vasseur è solo, ma Allievi crede che non abbia capito “in che universo è stato catapultato”.
Vasseur e l’universo Ferrari – foto: ANSA
Continuano a circolare diverse voci sul possibile addio di Vasseur alla squadra italiana. Il silenzio della presidenza del Cavallino non tranquillizza affatto gli animi dei Tifosi, con una situazione sempre più difficile da interpretare dall’esterno. Il 2026 è una tappa cruciale dove le vetture verranno rivoluzionate e bisognerà essere pronti su tutti gli aspetti se si vuole provare a vincere un titolo mondiale. Nel podcast ‘Terruzzi Racconta‘, Giorgio Terruzzi e Pino Allievi hanno analizzato quello che è l’attuale momento della Ferrari. Ecco le loro parole.
“E’ una situazione oggettivamente pesante”
TERRUZZI: “Il problema è che questa macchina e questa squadra possono anche fare dei podi, ma vincere non c’è verso. Siamo molto, troppo lontani dalla McLaren. Con una situazione di turbolenze interne molto pesante. Lo dico osservando i gesti, le parole, i comportamenti. Non sto facendo nessuna illazione sull’assenza clamorosa di Vasseur in Austria, però… Ferrari a volte se la prende con chi scrive, ma il problema è interno. Ci sono delle situazioni, anche dei silenzi… è una situazione oggettivamente pesante”
ALLIEVI: “Vasseur? Io non lo farei fuori. Cambiare ancora sarebbe un disastro. Ma è chiaro che non ha capito né l’Italia né la Ferrari. I risultati sono contro di lui. Todt ci ha messo anni, sì, ma intanto Schumacher arrivava sempre secondo. E aveva uno staff. Vasseur finora non ha creato niente. Forse è solo. La Ferrari è diversa. La tradizione pesa. È un universo a parte. E Vasseur non ha capito in che universo è stato catapultato. Manca la chiarezza anche dall’alto. Perché Elkann e Vigna non parlano mai? Nessuno rassicura, nessuno prende posizione. Non è che ci sono solo due alternative: o dentro così o fuori. Si può anche correggere il tiro restando. Invece qui o silenzio o difesa a oltranza. È la sindrome del ‘salvatore che arriva e sistema tutto”.
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Credit Copertina: Getty Images