L’attuale team principal della Ferrari, Fréd Vasseur, è l’uomo giusto per riportare in alto il Cavallino Rampante? Il nostro pensiero nell’editoriale…
Dopo questo inizio di stagione traumatico per noi Tifosi della Ferrari, è lecito chiedersi se Vasseur possa rappresentare realmente l’uomo giusto per riportarci all’apice ed ecco le nostre riflessioni e considerazioni su una questione non molto semplice.

Vasseur è l’uomo giusto per la Ferrari? – Credit: Getty Images
Ferrari ha approcciato il campionato 2025 con un chiaro ed unico obiettivo: lottare per i titoli del mondo. Ed anche logicamente visto che la scorsa stagione si è lottato fino alla fine per il campionato costruttori con la McLaren, perso per soli dodici punti. Ma il chiaro passo indietro mostrato all’inizio di questo anno fa dubitare e non poco.
2023, Vasseur costruisce ‘fiducia’ in Ferrari
Fréderic Vasseur ha iniziato la sua avventura in Ferrari nell’inverno del 2022, dopo una lunga esperienza in Alfa Romeo. Il manager francese è chiamato a sostituire Mattia Binotto dopo la débacle di quella stagione, iniziata da sogno e trasformatasi man mano in un incubo. Per il 2023 ci si aspetta una SF-23 pronta a lottare per il titolo mondiale sfuggito l’anno prima per innumerevoli errori e la famosissima TD-19. Tuttavia si comprende sin dalle prime uscite nei test pre-stagionali che il progetto non avrebbe rispettato le aspettative. E proprio in Bahrain il capo dell’aerodinamica, David Sanchez, lascia il suo ruolo facendo comprendere le difficoltà interne. E’ bene specificare però che in questo ‘fallimentare’ anno Vasseur non c’entra nulla, visto che la vettura di quella stagione non è stata progettata sotto la sua egida.
Il caso ‘Sanchez’ ha mostrato come la situazione interna a Ferrari non fosse semplice. Dunque nel 2023 il compito del manager di Dravéil è principalmente quello di riordinare rifondando, in poche parole iniziare la costruzione della sua Scuderia. E proprio in quell’annata Vasseur sembra riuscire nel suo intento, trasmettendo fiducia sia internamente che esternamente. Dal punto di vista dei risultati è una stagione dura, quella del dominio della scuderia di Milton Keynes. Ma Ferrari riuscirà ad ottenere una serie di pole position e l’unica vittoria non Red Bull con Sainz a Singapore. Diciamo che in questo primo anno di gestione non si poteva chieder di meglio al nuovo TP, che ha sembrato finalmente ristabilire ordine, parola da anni poco conosciuta in quel di Maranello.
Il 2024 della Ferrari, un ‘sogno’ sfiorato
In questa maniera Vasseur si approccia al suo vero e proprio primo anno in Ferrari, il 2024. L’obiettivo con la SF-24 è quello di cercare di ricucire il gap con Red Bull, che sembrava inizialmente ancora irraggiungibile. Le prime due gare vanno come previsto, con il Cavallino Rampante seconda forza in campo, subito dietro i ‘tori’. Poi arriva l’exploit in Australia, con la prima vittoria della stagione, inaspettata. Il progetto 2024 è nato bene, Red Bull inizia il suo lento declino e Ferrari sembra poter lottare per i titoli del mondo, soprattutto dopo la vittoria di Monaco. A questo punto c’è da confermare il passo in avanti con gli upgrades, che tuttavia si rivelano un disastro. La Scuderia di Maranello ci mette l’intera estate a risolvere il rompicapo (il direttore tecnico Cardile ne fa le spese) e ci riesce quando ormai sembra tutto perso.
A Monza inizia un altro campionato, con Ferrari che raggiunge McLaren come prima forza della classe. Leclerc trionfa proprio in Italia e poche settimane dopo si ripete negli USA. Si riapre così il campionato costruttori con la rincorsa alle vetture ‘papaya’, che continua con la vittoria di Sainz in Messico. La Scuderia di Maranello tiene aperto il discorso ‘titolo’ fino all’ultima gara, fallendo l’attacco finale per soli dodici punti. Nonostante la delusione c’è fiducia: Vasseur ha portato una macchina rossa a giocarsi un titolo del mondo dopo dodici anni dall’ultima volta. Sembra essere la persona giusta per l’obiettivo che manca dal lontano 2008.
Il 2025? Un fallimento totale
Dunque nel 2025 ci si aspetta finalmente il passo decisivo. L’obiettivo della vigilia è chiaro, quello di vincere e la SF-25 nasce con i dettami ‘rivoluzionari’ di Vasseur e del suo gruppo di lavoro. Non ci sono scusanti, il team principal deve quantomeno lottare per i titoli per confermare quanto di buono fatto durante le prime due stagioni in rosso. Ogni altro risultato sarebbe deludente dopo quanto fatto la stagione precedente, è inevitabile.
Ed ecco che dopo meno di dieci gare ci ritroviamo già a parlare di un progetto fallimentare. L’ultima cosa che ci saremmo aspettati quest’anno e che sinceramente ci fa riflettere, come giusto che sia. Visto che il gruppo Ferrari, questa volta diretto da Vasseur, ha mancato ancora una volta il salto decisivo, quello che purtroppo manca da innumerevoli anni. Ed hanno fatto dubitare anche le dichiarazioni promosse dal TP dall’inizio della stagione fino a questo momento, troppo distanti da un pubblico che ha compreso il fallimento. Al 99,99% quest’anno è andato e nessuna possibile vittoria potrà far cambiare l’esito della stagione.
Allora Vasseur è l’uomo giusto per Ferrari?
E per concludere per quanto riguarda Vasseur, secondo noi in questo periodo si sta giocando le carte decisive per mantenere il suo ruolo in Ferrari. E’ l’uomo giusto per la Scuderia di Maranello? Chi lo sa. I prossimi importanti aggiornamenti dovranno necessariamente riportare la problematica SF-25 lì in zona con McLaren per sperare in qualche ‘insapore’ vittoria in questo 2025, ci sembra l’obiettivo minimo al momento. E poi il team principal non potrà in alcuna maniera sbagliare il progetto 2026 (a cui sta lavorando il suo fidato Serra), probabilmente la sua permanenza si giocherà proprio su questo aspetto. Per quanto riguarda noi Tifosi, non ci resta altro che sperare nella buona riuscita del francese.
Il suo fallimento vorrebbe dire ancora una volta ripartire da meno di zero e sinceramente non ne possiamo più. Meritiamo di vedere una Ferrari nuovamente in cima al mondo. Ci sono bambini ora diventati adulti che aspettano ancora un titolo del mondo e non conoscono altra parole che ‘sconfitta’ associata alla Scuderia di Maranello…
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Credit Copertina: Getty Images