Dopo la prima metà del 2025, Lewis Hamilton e la Ferrari non hanno ottenuto grandi risultati: arriva un giudizio su quanto visto finora
Il 7 volte campione del mondo ha sicuramente avuto qualche difficoltà nelle prime gare del 2025, con pochi alti e molti bassi; Hamilton sembra però stia ritrovando la strada secondo un membro interno a Ferrari, ecco qual è stato il primo giudizio di metà stagione.

Hamilton in pista a Silverstone – Credit: Scuderia Ferrari
L’avventura dell’inglese a Maranello non è stata certamente felice sinora. Le aspettative di inizio anno erano molto diverse. I problemi della SF-25, identificati nella sospensione posteriore, riguardano soprattutto l’instabilità al retrotreno e il consumo del pattino che limita le altezze da terra. Leclerc è riuscito a domare le carenze della vettura perché abituato anche a guidare con un’anteriore più preciso mentre Hamilton preferisce comunque un posteriore più fermo. Marc Gené, l’ex collaudatore di Ferrari e commentatore di Sky Sport F1 Italia, pensa che l’inglese abbia affrontato tanti cambiamenti. Ecco le sue parole ai microfoni del giornale spagnolo di Diario Sport.
Gené: “In Austria ha corso la sua migliore gara”
“È stato un cambiamento molto grande, e non soltanto per lui ma anche per tutti i piloti che hanno cambiato squadra, che hanno avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova macchina. Particolarmente notevole è il caso di piloti che sono stati con una squadra per tanti anni, come Lewis che ha passato 12 stagioni con la Mercedes prima di andarsene. È un cambiamento difficile, anche se in Austria ha corso la sua migliore gara se escludiamo la Sprint Race che ha vinto in Cina”.
L’ex pilota spagnolo crede che le difficoltà iniziali del 7 volte campione del mondo siano state naturali. Il periodo di adattamento è stato ovviamente non semplice dopo aver guidato per tanti anni la Mercedes, con diversi automatismi da resettare. Nonostante ciò però Hamilton ha comunque dimostrato una buona velocità. Tanto però dipenderà anche da Ferrari, la quale dovrà sapergli dare una vettura competitiva.
“La verità è che ha guidato bene e ho la sensazione che si stia adattando sempre meglio alla macchina. E poi il prossimo anno tutto questo processo di doversi abituare alla macchina e alla squadra e al metodo di lavoro per lui nuovo, non ci sarà più. Resta da vedere se come Ferrari potremo dare a Hamilton una macchina competitiva. Perché non conta quanto fiduciosi possiamo essere in vista del 2026 visto che non possiamo saperlo per davvero”.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari