La Voce del Tifoso | Ferrari, il nostro punto di vista su una situazione che rischia di ricadere nella contraddizione

da | Set 25, 2025

Ancora una volta Baku ha evidenziato i difetti di Ferrari a 360°, con una contraddizione che aleggia guardando al futuro della Scuderia di Maranello

La Scuderia di Maranello ha terminato il GP dell’Azerbaijan in ottava e nona posizione, risultato che rispecchia l’intera stagione di Ferrari; ma oltre alle prestazioni della vettura, che sappiamo essere ormai essere del tutto fallimentari, a preoccupare sono le parole e non dei protagonisti ed una continua contraddizione che sembra non avere fine.

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La contraddizione che aleggia sul futuro di Ferrari – Credit: Getty Images

La gestione interna ed esterna di Ferrari sta lasciando molti dubbi ed incertezze visto che le indiscrezioni che girano non sono molto positive. Ed a far timore non è solamente il 2026, che per quanto può sembrare importante, rappresenta solamente la punta di un iceberg molto più profondo di quanto si possa pensare. Potrebbe essere iniziata una crisi che potrebbe puntare ad un punto di non ritorno a Maranello…

Chiudiamo definitamente la questione SF-25 dopo Baku

Ferrari ha dimostrato per l’ennesima volta a Baku di non averne assolutamente, la SF-25 per tutte le motivazioni del caso non è la vettura che doveva essere. Ormai il weekend della Scuderia di Maranello sembra un classico che si ripete ogni settimana o due. Si parte forte il venerdì, sabato non si fa lo step necessario per stare con gli altri top e di conseguenza domenica si tenta invano la rimonta, visto che la vettura modenese non è la migliore del lotto. Questo è lo schema che stiamo osservando da inizio anno, tranne poche eccezioni come Monaco ed Ungheria (dove finì male in egual maniera).

La SF-25 ha dimostrato di essere troppo sensibile ai cambiamenti di condizione (coperta corta), presenta problemi che non sono stati risolti come quello relative alle altezze e di conseguenza alle sospensioni. Non sono difetti da poco e che in effetti hanno reso la vettura molto difficile da guidare per l’intera stagione, con Hamilton che in parte ne ha fatto anche le spese. Si è tentato di ribaltare la situazione con la sospensione posteriore evoluta, prima opera di Serra dal suo arrivo in rosso, ma nulla fare. Non giudichiamo tuttavia ancora l’operato del direttore tecnico, ma ovviamente la mancata correzione non ci lascia col sorriso.

Per concludere dunque, il progetto 2025 è fallimentare al 100%. La SF-25 doveva rappresentare la vettura con la quale Ferrari avrebbe dovuto giocarsi il titolo, punto. E se non lo è stata non è colpa di stampa e media, assolutamente. La scorsa stagione si è arrivati ad un passo dalla vittoria del Costruttori, quindi l’obiettivo di vincere quest’anno era a tutti gli effetti uno step naturale. Purtroppo mancato. In questo caso la stampa non ha fatto nulla di male, l’errore si trova dentro le mura di Maranello.

La gestione Ferrari ‘esterna’ di Vasseur ed il fattore distacco…

Per i motivi sopra elencati non ci sono dubbi sulla realtà dei fatti. Non per il team principal, che nonostante la dimostrata inferiorità della vettura modenese rispetto alla compagine continua ad accampare scuse e motivazioni senza senso. In questo momento sembra che Vasseur viva in una dimensione alternativa rispetto alla realtà, con le solite frasi inerenti al famigerato potenziale, all’esecuzione non corretta e tutto il resto. Ma non si può dire che Ferrari ha una macchina simile a McLaren, che dall’introduzione della nuova sospensioni si è migliorati e che il passo gara non è stato male. Nelle ultime tre gare Ferrari ha totalizzato meno punti di Racing Bulls, Williams e non solo, di cosa stiamo parlando? Ma cosa ancora più grave è quello di non ammettere l’errore commesso in questo 2025, che è palese dinanzi agli occhi di tutti.

Ormai da mesi ogni fine settimana di gara è una delusione per Ferrari e se Vasseur continua a ripetere frasi che non trovano un senso, ci si stanca e ci si arrabbia. Infatti parlando noi stessi da Tifosi, si viene a creare man mano un distacco dalla gestione e che ti porta all’indifferenza più totale. In poche parole ti senti tradito e preso in giro da chi dovrebbe fare il contrario e cercare ad ogni costo di vincere. Cosa che al momento sembra sconosciuta ed i quasi vent’anni senza titoli ne sono la testimonianza. Che poi il team principal francese utilizzò lo stesso approccio anche dopo gli aggiornamenti di Barcellona dello scorso anno non andati a buon fine. Con la differenza che poi Ferrari effettivamente si rialzò con forza, mentre quest’anno sembra di cadere sempre di più nel tragicomico. Rinnovarlo è stato giusto, ma l’anno prossimo…

La gestione Ferrari ‘interna’ di Vasseur…

Differentemente dalla gestione esterna, è più difficile parlare di quella interna. Visto che ovviamente non conosceremo mai cosa avviene di sicuro tra le mura di Maranello. Tuttavia indiscrezioni di una certa autorevolezza (Autoracer), ci parlano di un ambiente all’interno del quale non c’è equilibrio. In poche parole al momento la Gestione Sportiva sembra il far-west.. Ovviamente non possiamo sapere se sia realmente così, ma i risultati in pista ne possono essere una chiara indicazione. A Ferrari sembrano mancare le basi al momento per poter crescere e per questo motivo non bisogna assolutamente illudersi per il 2026.

Il cambiamento regolamentare costituirà una grande opportunità per la rossa, ma vista questa situazione, come si può sperare di far bene? Si dovrebbe invertire un trend negativo di quasi vent’anni e con un cambiamento che fino a questo momento sembra non esserci stato. E’ chiaro che la crisi riguarda principalmente anche il reparto tecnico. Vasseur aveva parlato dell’assunzione dei cosiddetti top-guy, ma fino a questo momento tutto tace. O almeno, è arrivato solamente Serra. Che definire grande acquisto è ancora precoce, aspettiamo il 2026 per dare una valutazione sul ‘mago delle gomme’. La situazione descritta ovviamente non può fare altro che lasciarci dubbi ed incertezze, con il 2026 che ci chiarirà il tutto. Continuare o ripartire? E proprio qui potrebbe esserci la fregatura.

La gestione Ferrari di Elkann &CO e l’eterna contraddizione

Come abbiamo ripetuto più volte l’interesse del Presidentissimo nei confronti della Scuderia Ferrari è poco, se non nullo. Il compito di ogni presidente dovrebbe essere come dice il termine, quello di presiedere. Ma come sappiamo Elkann è interessato ad altro e quindi delega. Ma a chi? Sicuramente l’amministratore delegato Vigna, come Elkann, guarda ad altro piuttosto che alla Formula 1. Ma quindi chi è che gestisce la Gestione Sportiva creata dal compianto Enzo Ferrari? Vasseur? Non sembra, visto che il francese ha avuto fino a questo momento dei limiti imposti dall’alto dal punto di vista gestionale e che non gli anno lasciato libertà di manovra. Come vedete, si rischia di cadere in una continua contraddizione senza trovare alcuna risoluzione.

E fino a quando non ci sarà chiarezza su questo punto, fino a quando non ci sarà una determinata volontà di raggiungere un chiaro obiettivo, fino a quando non si avrà unità di intenti, si viaggerà nel vuoto. Facile dire a parole che si vuole vincere, ma se non si hanno le carte per farlo si parla a vuoto. In questo momento la Scuderia Ferrari è in un oblio, in una situazione di stallo, come in fondo lo è da molti anni a questa parte. Per quanto elencato vincere nel 2026 rappresenterebbe a tutti gli effetti un miracolo sportivo, anche se speriamo vivamente di sbagliarci.

Se andasse male con ogni probabilità l’operato di Vasseur terminerebbe per fare spazio ad altri? Cosa che per quanto può avere senso, in fondo non lo ha se rileggiamo qualche riga precedente. Se i vertici della Scuderia non si metteranno in testa di vincere molto semplicemente, non si vincerà mai e non si risolverà una situazione ed una contraddizione che in Ferrari sembra irrisolvibile momentaneamente.

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Credit Copertina: LiveMedia