Dopo l’ennesimo fine settimana deludente di Ferrari in quel di Baku, Vasseur ha parlato della ‘sua’ Ferrari e del sé la sua équipe rappresenti un team vincente: la risposta del francese
Altro weekend negativo per Ferrari in Azerbaijan, terminato in ottava posizione con Lewis Hamilton ed in nona con Charles Leclerc; il team principal, Fréderic Vasseur, dopo aver parlato della prestazione messa in evidenza, ha anche risposto ad una domanda inerente al suo team e del se per lui fosse a tutti gli effetti vincente.
Per Vasseur la Ferrari è un team vincente? – Credit: Getty Images
“Sono arrabbiato però perché ieri c’era potenziale per fare meglio. Abbiamo lo stesso approccio dall’inizio della stagione e probabilmente lo stesso approccio degli altri o quantomeno il divario è lo stesso. Abbiamo tutti le stesse abitudini sul carburante e sui motori. Però noi abbiamo avuto sempre lo stesso approccio dall’inizio. Il passo c’era questo weekend. Era da qui che deriva la frustrazione. Non siamo riusciti a mettere le cose insieme sabato e poi sono rimasti bloccati nel traffico oggi dietro Norris”. Queste le parole del francese sulla prestazione della Scuderia di Maranello a Baku, mentre invece su…
Vasseur pensa di avere una squadra forte?
“Onestamente se guardiamo al venerdì sono convinto di avere un team vincente e che può vincere. Ma chiaramente dobbiamo migliorare come tutti in griglia. Se chiedete a McLaren se oggi ne avesse avuto per vincere Andrea Stella vi direbbe di no. Dobbiamo migliorare in ogni aspetto e dobbiamo mantenere questo approccio. Ma non ho alcuna paura di questo e credo che abbiamo fatto un passo avanti dopo Spa e bisognerà spingere sulla stessa direzione sulla macchina ed essere più opportunisti nel corso del weekend”.
Diciamo che la risposta del TP risulta sterile, vacua, vuota. Paragonare il valore di un team alle prestazioni messe in evidenza durante il venerdì è una cosa che non ha senso. Siamo d’accordo sul fatto che Ferrari debba migliorare di molto ed in tutti gli aspetti, ma queste parole di Vasseur risultano ancora evasive. Sembra che il manager transalpino non voglia dire la verità, sperando ce l’abbia una sua verità altrimenti ci ritroveremmo letteralmente alla frutta. Tuttavia ciò non fa bene alla Scuderia, ai Tifosi e a tutto l’ecosistema. Al momento il Cavallino Rampante sembra avere poche prospettive, tante domande e poche certezze. Sperando che il 2026 possa sorprenderci e far invertire la rotta, anche se dal nostro punto di vista ci vorrebbe un miracolo.
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Credit Copertina: F1