Ancora una volta Vasseur ha voluto rispondere davanti ai microfoni alle voci che mettevano in dubbio il suo operato e che parlavano di discordia in Ferrari; la risposta del francese
Gli ultimi mesi non sono stati affatto semplici per Ferrari dopo il flop totale del 2025 e nemmeno ovviamente per il team principal Frédéric Vasseur, che ha dovuto prendere e sorbire tutte le critiche per il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati all’inizio della stagione; da diverso tempo le voci parlano anche di un clima di discordia tra le mura di Maranello, anche se il francese ci ha tenuto ancora una volta a rendere chiara la situazione in merito.
Vasseur e le voci di discordia in Ferrari – Credit: XPB Images
Si è molto parlato nell’ultimo periodo del difficile ambiente che si respira in Gestione Sportiva. Infatti si è evidenziata ogni uscita dal reparto Corse della Scuderia italiana e quelle che hanno creato più scalpore sono state quelle di Zimmermann e Schmidt. Il primo è colui che ha creato la power unit che sarà utilizzata il prossimo anno e la sua partenza ha fatto preoccupare e non poco. Ovviamente un’indicazione importante ce l’avremo proprio con la vettura 2026, dove il gruppo dovrà dimostrarsi all’altezza di un cambiamento molto grande.
Vasseur evidenzia ancora una volta l’unione in Ferrari
“È vero che è bello sentirsi uniti. Lavoriamo come una squadra, e lo facciamo fin dal primo giorno. Certo, la stagione non è facile, ma questa è la vita di una scuderia. Lavorare insieme e andare tutti nella stessa direzione è la migliore reazione possibile. Ed è anche molto bello quando si vive un weekend come quello di Austin. Perché è iniziato abbastanza difficile per noi, ma ci siamo ripresi molto bene, lavorando tutti insieme, i ragazzi in pista e quelli a Maranello. E il fatto che entrambi i piloti siano uniti e si muovano nella stessa direzione è importante”. Queste le parole pronunciate dal team principal francese nella conferenza stampa del Messico.
Ovviamente Vasseur seppur ci siano delle incomprensioni e contrasti all’interno del team, non ne potrebbe parlare. Infatti il suo compito è quello di salvaguardare l’immagine della Scuderia e quella del suo gruppo di lavoro. Quindi non potremo mai sapere precisamente cosa succede in quel di Maranello. Le nostre valutazioni si potranno basare solamente sui risultati in pista. Il 2025 ha costituito uno smacco non indifferente per l’operato del manager francese, che nel 2026 dovrà giocarsi al meglio le sue carte per non rischiare di terminare la sua avventura in rosso.
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Credit Copertina: F1